I pirati informatici hanno approfittato della pandemia
Durante il confinamento dovuto alla pandemia di coronavirus, pirati informatici e cybercriminali sono stati particolarmente attivi. Lo rivela il domenicale NZZ am Sonntag citando i dati del centro nazionale svizzero per la cibersicurezza (Cnsc).
Sono state oltre 300 in media le segnalazioni settimanali indirizzate al centro, contro le 100 registrate normalmente. Secondo il Cnsc l’aumento dei ciberattacchi è spesso collegato a un evento importante come una pandemia. Il numero reale di attacchi è probabilmente molto più elevato. La loro segnalazione non è obbligatoria in svizzera, precisa il domenicale.
In particolare, a causare l’incremento è stato la grande crescita del telelavoro. Gli impiegati che lavorano da casa spesso non sono sufficientemente protetti dal datore di lavoro e sono stati particolarmente colpiti, spiega alla NZZ am Sonntag il direttore della società di cibersicurezza Kaspersky Lab. La società ha registrato 68.7 milioni di ciberattacchi in aprile, contro i 57,7 di febbraio.
Il servizio della Radiotelevisione svizzera:
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