Cinque banche multate per accordi illeciti sulle divise
La Commissione della concorrenza (ComCo) ha sanzionato cinque banche straniere (Barclays, Citigroup, JP Morgan, MFUG Bank e RBS) per intese illecite sul mercato delle divise di cassa.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 6.6.2019)
Dall’indagine, partita nel 2014, è emerso che gli operatori di varie banche hanno concertato attraverso l’uso di chat room online il corso delle valute. Due erano i cartelli principali che hanno condizionato questo settore particolare: a “Three way banana split” hanno partecipato tra il 2007 e il 2013 dipendenti di Barclays, Citigroup, JPMorgan, Royal Bank of Scotland (RBS) e UBS mentre “Essex express” è stato, tra il 2009 e il 2012, frutto di un accordo tra Barclays, MUFG Bank, RBS e UBS.
Contenuto esterno
Nel dettaglio le multe, impugnabili al Tribunale amministrativo federale, ammontano a 27 milioni di franchi per Barclays, 28.5 milioni per Citigroup, 9.5 milioni per JPMorgan, 1.5 milioni per MUFG Bank e 22.5 milioni per RBS (Royal Bank of Scotland).
Al momento nessun istituto finanziario elvetico ha subito conseguenze dall’inchiesta: l’organo federale di vigilanza ha precisato che alcuni istituti finanziari si sono autodenunciati beneficiando di un una riduzione delle sanzioni e fra di essi figura l’UBS che è stata esentata da multe. Credit Suisse è ancora sotto inchiesta mentre le posizioni di Julius Baer e Banca cantonale di Zurigo sono state archiviate.
Recentemente anche la Commissione europea, con cui la ComCo collabora costantemente a livello di indagini, si era occupata di accordi cartellari sul mercato delle valute, infliggendo lo scorso 16 maggio una multa di 1,07 miliardi di euro a Barclays, RBS, Citigroup, JPMorgan e MUFG. Anche in questo caso la svizzera UBS, che aveva denunciato le irregolarità, ha potuto evitare di essere sanzionata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Banche indagate per boicottaggio di Apple e Samsung
Questo contenuto è stato pubblicato al
È stata la stessa Comco ad annunciare giovedì l’apertura dell’indagine, dopo aver effettuato perquisizioni negli uffici degli istituti coinvolti nei due giorni precedenti. La Commissione, indica una notaCollegamento esterno, intende chiarire se banche e società di emissione di carte si siano accordati per boicottare servizi di pagamenti offerti da operatori esteri come Apple Pay e Samsung…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due banche svizzere, UBS e Julius Bär, sono finite nel mirino della Commissione della concorrenza per presunti accordi illeciti riguardanti il commercio di metalli preziosi. L’indagine riguarda anche importanti banche estere come Deutsche Bank, HSBC, Barclays e Morgan Stanley.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera si è dotata negli ultimi anni di una dettagliata legislazione antiriciclaggio, uniformandosi agli standard vigenti a livello internazionale, ma i rischi di reati economici e finanziari legati a capitali provenienti dall’estero restano elevati. Lo ha denunciato in aprile la stessa FINMA, l’autorità di vigilanza federale sui mercati finanziari che aveva individuato 14 società…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La BSI, ex Banca della Svizzera Italiana appartenuta in un recente passato anche al Gruppo Generali, è al centro di un’inchiesta penale per violazione delle norme contro il riciclaggio condotta a livello federale che ha portato alle dimissioni dell’ad Stefano Coduri. Le indagini condotte dal Ministero pubblico della Confederazione si concentrano su presunti episodi di…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.