Dopo tre giorni di lavori, a eccezione della sinistra e dei Verdi liberali (PVL), il Consiglio nazionale ha approvato il Preventivo 2025 della Confederazione con 120 voti a 73.
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Keystone-ATS
La camera bassa del Parlamento elvetico – il Consiglio nazionale – ha approvato, dopo tre giorni di discussioni, il Preventivo 2025 della Confederazione. Il budget – che si aggira sugli 86 miliardi di uscite – prevede un deficit di 830 milioni. Il freno all’indebitamento è rispettato, secondo quanto dichiarato in aula dalla grigionese Anna Giacometti (partito liberale radicale PLR, destra) a nome della commissione. Rispetto alle proposte del Consiglio federale, le versione del Nazionale prevede maggiori spese per 94,4 milioni, ma anche entrate supplementari per 22 milioni.
Il voto negativo del campo rosso-verde, inclusi i Verdi liberali, è dovuto in particolare al taglio di 250 milioni alla cooperazione internazionale, al personale della Confederazione (-70 milioni) e all’asilo (-105 milioni, di cui 85 milioni per la chiusura di nove centri federali di asilo e -20 milioni per l’aiuto sociale ai richiedenti asilo) per compensare le maggiori uscite per la difesa (+530 milioni) e per i pagamenti diretti all’agricoltura (+42 milioni). Il dossier verrà trattato la settimana prossima dal Consiglio degli Stati. Anche quest’ultimo prevede minori risorse per l’aiuto allo sviluppo, ma di 30 milioni invece di 250.
Traffico passeggeri
Dopo aver trattato nei giorni scorsi i temi più scottanti dal punto di vista politico, oggi il plenum ha sbrigato gli ultimi aspetti del budget 2025. In particolare, il Nazionale ha deciso di allargare i cordoni della borsa per il trasporto regionale viaggiatori innalzando di 7,7 milioni i mezzi messi a disposizione dal Governo per portali a 1,13 miliardi.
L’UDC e il PLR avrebbero voluto attenersi alla linea del Consiglio federale. Ma l’urano Simon Stadler (Centro) ha replicato che molti Cantoni dipendono dai contributi federali per il trasporto regionale. Dal canto suo, la “ministra” delle finanze, Karin Keller-Sutter, ha difeso la posizione dell’esecutivo con la necessità di tenere conto della difficile situazione finanziaria della Confederazione.
Il plenum ha anche confermato di volere mantenere nel budget 30 milioni destinati al traffico internazionale viaggiatori, in particolare per i collegamenti notturni. A tale riguardo, a nome del suo gruppo il ticinese Alex Farinelli (PLR) ha affermato che le compagnie ferroviarie non hanno ancora manifestato l’intenzione di istituire tali collegamenti. I treni notturni sono utilizzati principalmente durante il tempo libero, ha dichiarato dal canto suo il vodese Yvan Pahud (Unione democratica di centro UDC, destra conservatrice). Non è quindi opportuno che lo Stato sovvenzioni il servizio.
Foreste
Sempre contro le proposte del Consiglio federale, nonché della destra “borghese” e dei Verdi liberali, la Camera del popolo ha stanziato più fondi per le foreste, aumentando il dotazione di questa voce di bilancio di 17,5 milioni a 134,2 milioni.
Il Consiglio nazionale ha però respinto le proposte del campo rosso-verde di accrescere i fondi per la rivitalizzazione dei fiumi e la protezione dai rischi naturali.
Formazione e ricerca
Sempre durante la seduta odierna, prima di affrontare il settore dei trasporti e dell’ambiente, il Consiglio nazionale ha trattato il tema della formazione e della ricerca, concedendo più mezzi rispetto a quanto proposto dal Consiglio federale. Contro il parere di quest’ultimo e della sinistra, ha però deciso di accordare meno risorse destinate al finanziamento delle borse di studio per studenti stranieri e ai programmi di scambio. Su richiesta di una minoranza, ha deciso anche di ridurre il contributo a Pro Helvetia di 1,5 milioni di franchi.
Come sostenuto dal campo “borghese”, i fondi per le borse di studio destinate agli studenti stranieri dovrebbero venir ridotti di 4,8 milioni (a 5 milioni) e di 2,6 milioni (a 54,6 milioni) i finanziamenti per la formazione e la mobilità internazionale.
Per il resto, il Consiglio nazionale ha applicato le decisioni approvate dal Parlamento nell’autunno scorso nell’ambito del messaggio sull’educazione, la formazione e la ricerca (ERI) e del messaggio sulla cultura. La Confederazione dovrà stanziare 12,5 milioni di franchi supplementari per i Politecnici federali e 3,4 milioni in più la promozione della ricerca.
La Camera del popolo ha anche approvato maggiori mezzi, rispetto a quelli proposti del Consiglio federale, per i musei e le collezioni (+0,5 milioni), per gli asili nido (+6,9 milioni) e per la promozione del lavoro extrascolastico con bambini e giovani (+0,3 milioni).
Altre proposte di minoranza che miravano ad aumentare o ridurre i finanziamenti per varie voci nel settore dell’istruzione e della cultura non hanno avuto successo. L’UDC avrebbe voluto, per esempio, ridurre il budget per i Politecnici federali di circa 40 milioni e di quello della ricerca di circa 30 milioni.
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