Il Parlamento chiede un aumento della franchigia dei premi dell’assicurazione sanitaria
Cyril Aellen.
Keystone-SDA
La franchigia minima dei premi malattia sarà aumentata affinché rispecchi meglio l'evoluzione dei costi. Dopo gli Stati in settembre, mercoledì anche il Nazionale ha approvato una mozione della "senatrice" Esther Friedli (UDC) con 118 voti contro 70 (e 4 astensioni).
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In apertura di dibattiti, il relatore commissionale Cyril Aellen (Partito liberale radicale – PLR, destra) ha ricordato come la proposta oggi in discussione somigli molto al contenuto di una mozione di Diana Gutjahr (Unione democratica di centro – UDC, destra conservatrice) approvata dal plenum in dicembre.
Il ginevrino ha giustificato il “sì” alla proposta con l’aumento costante dei costi sanitari a carico dell’assicurazione di base: dal 1996, entrata in vigore della legge attuale, sono più che triplicati. Nello stesso lasso di tempo la franchigia è stata aumentata più volte, ma l’ultimo ritocco risale a oltre 20 anni fa.
Di fronte a consumi sempre più elevati delle prestazioni sanitarie, i quali causano un’esplosione dei costi, un aumento della franchigia permetterebbe di rafforzare la responsabilità individuale e la sensibilità ai costi della popolazione, ha sostenuto Aellen. Una simile misura contribuirebbe anche a ridurre il livello dei premi.
Il servizio del TG 20.00 della RSI del 19 marzo 2025:
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Il campo rosso-verde ha espresso il proprio disappunto, sottolineando che un incremento della franchigia minima, ora 300 franchi, rappresenta uno schiaffo ai malati cronici, oltre a violare il principio di solidarietà. Per molte persone, una franchigia bassa è una necessità, ha sottolineato Brigitte Crottaz (Partito socialista – PS, sinistra).
Già oggi molte persone non vanno dal medico, o ci vanno troppo tardi, per motivi economici. La proposta non farebbe altro che peggiorare le cose, ha sostenuto.
Inoltre, “l’aumento della franchigia non permetterà di ridurre i costi della sanità, che dipendono dall’invecchiamento della popolazione, dai progressi delle tecnologie mediche ma sopratutto dei profitti esagerati di certi attori del sistema sanitario”, ha proseguito la vodese. Crottaz ha poi ricordato che nel confronto internazionale, in Svizzera il tasso di partecipazione degli assicurati ai costi della salute è particolarmente elevato.
“Il Consiglio federale sostiene la mozione”, ha affermato nel suo intervento la ministra della sanità Elisbabeth Baume-Schneider. È tuttavia importante che l’aumento della franchigia resti “moderato per essere sopportabile”, ha aggiunto.
L’atto parlamentare passa ora al Consiglio federale per la sua applicazione.
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