Vicenda Fifa, “Lauber non va rieletto procuratore generale”
La Commissione giudiziaria del Parlamento svizzero si è espressa mercoledì contro la rielezione del procuratore generale della Confederazione, Michael Lauber, oggetto di un procedimento disciplinare a causa dei suoi incontri informali non verbalizzati con il patron della Fifa Gianni Infantino.
La decisione è stata presa per 9 voti contro 6 e un astenuto dopo che la Commissione giudiziaria ha interpellato il diretto interessato.
L’elezione (o rielezione) del procuratore generale della Confederazione spetta alla plenaria del Parlamento (le due Camere riunite) e avrebbe dovuto tenersi in giugno ma è stata posticipata al 25 settembre per poter permettere alla commissione di raccogliere maggiori informazioni.
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“Comportamento contrario alle procedure”
L’argomento principale a favore della non rielezione è il comportamento adottato da Lauber nell’ambito delle indagini sulla presunta corruzione in seno alla Fifa e la conseguente decisione del Tribunale Penale federale.
Quest’ultimo ha ritenuto che gli incontri informali e non verbalizzati di Lauber con il presidente della Federazione internazionale del calcio, Gianni Infantino, fossero contrari alla procedura. Per questo al procuratore generale era stato ordinato di ritirarsi dall’indagine. I ricorsi che Lauber ha presentato contro la decisione sono stati respinti.
Sempre a causa degli incontri con Infantino, sul procuratore generale pesa un provvedimento disciplinare, tutt’ora in corso.
In caso di non rielezione di Lauber, il posto verrebbe messo a concorso. Non è escluso che l’elezione di un eventuale successore dell’attuale procuratore possa avvenire già in dicembre, con l’entrata in funzione del nuovo Parlamento.
Lauber, 53 anni, mira a un terzo mandato. Era stato designato la prima volta nel settembre 2011 per succedere a Erwin Beyeler e nel 2015 è stato rieletto per un secondo mandato, che scade a fine anno.
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