“L’accordo quadro con l’UE è importante, ma non da firmare a tutti i costi”
Delle relazioni stabili devono essere mantenute tra Svizzera e Unione europea. Per i Cantoni, che chiedono di essere più coinvolti nei negoziati, la via bilaterale resta la strada ideale da seguire.
L’Accordo istituzionale quadro con l’Unione europea è importante per garantire l’accesso al mercato e disporre di una più grande sicurezza giuridica, sottolinea martedì la Conferenza dei governi cantonali (Cdc) in un comunicato, ma non deve essere siglato a tutti i costi.
Come il Governo, anche i Cantoni ritengono che Berna abbia già fatto importanti concessioni su tutta una serie di punti critici. I tre punti ancora in sospeso, ovvero le misure di accompagnamento, gli aiuti di Stato e la direttiva sulla cittadinanza europea devono essere regolati nella direzione auspicata dalla Svizzera.
Considerare tutte le opzioni
Attualmente le posizioni delle due parti sono molto lontane su questi aspetti, constata la Cdc. Se nuovi elementi permetteranno di risolvere le questioni a beneficio della Confederazione, gli esecutivi cantonali sosterranno gli sforzi del Governo federale, a cui chiedono di fare tutto il possibile per preservare al meglio gli interessi del Paese.
I cantoni credono che il governo debba fare tutto il possibile per stabilire un quadro stabile per le relazioni bilaterali ed evitare una spirale negativa. Tutte le possibili opzioni politiche devono essere esplorate nelle discussioni con l’UE prima di prendere una decisione strategica.
Se nuovi elementi o cambiamenti nella posizione dell’UE rendono possibile un tale risultato, i governi cantonali sosterranno il Consiglio federale nei suoi sforzi.
tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 11.05.2021)
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