Niente scuola a Ginevra per i figli dei frontalieri
La giustizia ginevrina ha ritenuto legittimo il contestato regolamento del governo locale sulla scolarizzazione degli allievi domiciliati in Francia che pone alcune barriere al loro accesso alle scuole cantonali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 21.6.2019)
Contenuto esterno
In sintesi, per poter essere iscritti i bambini frontalieri devono ora aver iniziato il percorso scolastico nel cantone o avere un fratello o una sorella che studia a Ginevra. In precedenza gli alunni francesi venivano accettati in funzione della disponibilità di posti delle scuole del Cantone.
Contro le nuove disposizioni emanate dal Consiglio di Stato alcune famiglie hanno inoltrato ricorso. Opposizione che però è stata rigettato dalla Camera amministrativa della Corte di Giustizia della città sul Lemano, per la quale il regolamento sull’insegnamento primario non viola la Costituzione cantonale e quella federale e poggia su sufficienti basi legali.
Per i giudici i figli di frontalieri non vantano un diritto a essere istruiti a Ginevra in virtù dell’Accordo di libera circolazione Svizzera-Ue e per questo motivo non è individuabile alcuna discriminazione.
Da parte sua il legale di numerosi ricorrenti, Romain Jordan, si è detto sorpreso dalle modalità di comunicazione – è stata diffusa una nota ai media prima della trasmissione della sentenza alle famiglie – e ha annunciato il probabile coinvolgimento del Tribunale federale su questa vicenda.
Per l’anno scolastico 2019-20, riferiscono i media locali, alle autorità ginevrine sono pervenute 257 richieste di ammissione di bambini che risiedono fuori dal cantone, di cui ne sono stati accettate solo 73. Diversi di loro sono figli di genitori svizzeri residenti oltre confine per le difficoltà incontrate nel trovare un alloggio a Ginevra.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Scuola ticinese promossa (quasi) a pieni voti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli studenti ticinesi sono ottimi in matematica e buoni in scienze naturali, medi in lettura. Questi i risultato del Rapporto cantonale PISA 2015.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nelle scuole svizzere si danno i voti agli studenti ma ora anche gli studenti possono dare i voti alle scuole svizzere. Il sito che conferisce questo potere si chiama Advisor4schools.com, è stato creato nel canton Ginevra, è il primo del suo genere in Svizzera, e non poteva non suscitare qualche critica.
Scuole private in Svizzera “troppo” internazionali
Questo contenuto è stato pubblicato al
A Wollerau, nel canton Svitto (nella Svizzera centrale) sempre più ragazzi frequentano scuole private di tipo internazionale. Una scelta che non facilita però l’integrazione nella realtà locale. Un problema che conosce anche il Canton Zurigo che, da quest’anno, cerca di correre ai “ripari” vietando alle scuole internazionali di accettare allievi indigeni o residenti da oltre…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In tutta la Svizzera, gli anni di istruzione obbligatoria sono 11. Compiuti i 4 anni di età, i bambini frequentano 2 anni di scuola dell’infanzia, 6 di scuola primaria e 3 di scuola secondaria di primo grado. Fa eccezione il canton Ticino, dove le elementari durano 5 anni e le scuole medie 4. Le lingue,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
“La scuola dell’obbligo ticinese è una buona scuola, ma può e deve migliorare”. Con questo convincimento di fondo, giovedì a Bellinzona il consigliere di Stato Manuele Bertoli ha tolto i veli a “La scuola che verràCollegamento esterno“. Si tratta del rapporto che delinea i contenuti della riforma dell’insegnamento dall’asilo alle medie, passando per le elementari.…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.