Lavoratrici, “Il nostro tempo vale di più!”
"Il nostro tempo vale di più!". Con questo slogan, che mira tra l'altro alla valorizzazione del lavoro non pagato, si è aperto venerdì a Berna il 13esimo Congresso delle donne dell'Unione sindacale svizzera.
Persone di entrambi i sessi lavorano per gran parte della loro vita, ma a parità di competenze e mansioni, si osserva, parte delle donne continua a ottenere un compenso minore degli uomini.
Inoltre, sono spesso le donne a garantire la cura della famiglia, della casa e dei malati (lavori non retribuiti il cui valore è stato stimato nel 2013 a 401 milioni di franchi) e per questo genere di attività viene speso più tempo rispetto a un impiego pagato.
Il Congresso delle donne dell’UssCollegamento esterno approva quindi un catalogo di misure perché tutte le persone attive, uomini e donne, abbiano abbastanza tempo per il lavoro, per le relazioni e per la vita.
Le delegate mirano, prima di tutto, a un cambiamento di mentalità nella società, nell’economia e negli stessi sindacati.
Nonostante la Costituzione federale e la Legge sulla parità dei sessi sanciscano che un lavoro di ugual valore deve essere retribuito con un salario uguale, le differenze retributive sono tuttora considerevoli in Svizzera [cfr. Piattaforma parità salarialeCollegamento esterno].
Le donne guadagnano in media il 18% in meno rispetto agli uomini e in 4 casi su 10 questa differenza è imputabile a comportamenti discriminatori. Le donne in posizioni direttive guadagnano addirittura il 24% in meno dei loro colleghi uomini.
Le partecipanti al Congresso hanno pure discusso di una proposta di iniziativa popolare del sindacato Unia, e chiesto ai responsabili di elaborare un testo che comprenda la realizzazione della parità salariale e il divieto di discriminazione dei dipendenti con obblighi familiari.
Il testo dovrebbe essere presentato all’Assemblea dei delegati dell’Uss in primavera.
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