Consiglio federale, il PS nomina Beat Jans e Jon Pult
Dopo ore di attesa, sono stati annunciati i due candidati del Partito socialista alla successione di Alain Berset.
Il presidente del Consiglio di Stato di Basilea Città Beat Jans e il consigliere nazionale grigionese Jon Pult sono stati designati dal gruppo parlamentare del PS quali candidati alla successione di Alain Berset al Consiglio federale. Lo hanno indicato in una conferenza stampa a Berna i copresidenti del gruppo parlamentare Samira Marti e Samuel Bendahan, dopo un processo di elezione più lungo del previsto. In un primo tempo i media erano stati convocati alle 12.30, per finire la decisione è stata comunicata dopo le 15.00.
Entrambi sono stati in grado di dimostrare in modo convincente al gruppo parlamentare la loro volontà di rendere la Svizzera più responsabile dal punto di vista sociale e di pilotare il paese verso il futuro, ha dichiarato Marti. Il PS è lieto di poter presentare personalità così competenti all’Assemblea federale, ha detto la consigliera nazionale di Basilea Campagna. Competenza, valore e impegno sottolineati anche dai due copresidenti del partito, la consigliera nazionale Mattea Meyer (ZH) e il suo collega alla Camera del popolo Cédric Wermuth (AG).
Davanti ai media Jans ha manifestato un mix di sentimenti, dall’incredulità al grande rispetto ed enorme onore per essere stato scelto dal gruppo parlamentare. Figlio di operai, “non avrei mai pensato che sarei stato candidato al Consiglio federale nella mia vita”. Ha assicurato che darà il massimo per convincere consiglieri nazionali e agli Stati di eleggerlo in governo. Si vede come un costruttore di ponti, in particolare tra città e campagna. Intende dimostrare che il Consiglio federale può creare soluzioni accettabili per le due realtà.
Anche Pult si è detto onorato della fiducia accordatagli dal gruppo parlamentare. La sua motivazione principale è quella di rafforzare la diversità della Svizzera, convinto che così si genera coesione. A suo avviso, nell’elezione in governo conta prima di tutto la personalità. In definitiva, lui e il suo rivale Jans hanno posizioni molto simili, ha detto. Confrontato da un giornalista alla sua giovane età (39 anni), il grigionese ha affermato che la domanda sulla sua esperienza è legittima. Si è lui stesso chiesto se fosse pronto per un tale impegno e ha concluso che lo era.
Sia il basilese che il grigionese hanno ringraziato i quattro candidati esclusi per il “fair play” della campagna appena conclusa. Il PS ha avuto bisogno di 18 turni per selezionare i candidati. Oltre a Jans e Pult il gruppo parlamentare ha potuto scegliere tra altri quattro nomi: il consigliere agli Stati Daniel Jositsch (ZH), i consiglieri nazionali Matthias Aebischer (BE), Roger Nordmann (VD) e la consigliera di Stato bernese Evi Allemann. Data la maggioranza di destra in governo – due membri dell’UDC e due del PLR -, determinata a imporsi, in Consiglio federale è necessaria una voce forte a fianco della consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider per far progredire la Svizzera sociale, ha detto Meyer. Jans e Pult sono voci forti.
Il 59enne Jans è indubbiamente una personalità della politica locale e nazionale da oltre due decenni. Ha ottenuto il maggior numero di suffragi a Basilea Città sia alle elezioni del Consiglio nazionale del 2015 che a quelle del 2019. Nel 2020, l’agricoltore di formazione, che in seguito ha studiato scienze ambientali al Politecnico federale di Zurigo, è entrato nel governo cantonale al primo turno di elezione.
Con Pult, il PS ha scelto il candidato di gran lunga più giovane del partito per succedere a Berset. Da 20 anni attivo in politica, è considerato un abile oratore e uno dei maggiori talenti del partito. Lo storico di formazione ha raggiunto la notorietà nazionale come presidente dell’associazione Iniziativa delle Alpi, che si batte per il trasporto delle merci attraverso le Alpi su rotaia. Tuttavia, Pult è riuscito a entrare in Consiglio nazionale solo al terzo tentativo, nel 2019.
I partiti svolgeranno le audizioni dei due nominati dal 5 al 12 dicembre. Il ticket verrà poi sottoposto alle Camere federali, che eleggeranno il nuovo consigliere federale durante la prossima sessione invernale, fra meno di tre settimane. Oltre a scegliere il successore di Berset, che aveva messo al corrente del suo ritiro lo scorso mese di giugno, il 13 dicembre il Parlamento procederà anche alla rielezione di tutti gli altri membri del Governo e alla designazione del nuovo cancelliere della Confederazione, al posto di Walter Thurnherr.
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