Revocate quasi tutte le misure anti-Covid
Saranno quasi tutte revocate lunedì, in Svizzera, le restrizioni introdotte per contenere la pandemia di coronavirus. Le grandi manifestazioni resteranno vietate fino alla fine di agosto, mentre quelle più contenute potranno contare fino a 1000 partecipanti. Lo ha deciso venerdì il Consiglio federale (governo), che ha inoltre ridotto da 2 a 1,5 metri la distanza minima raccomandata tra persone.
“È importante non sopprimerla del tutto perché è uno dei migliori modi per proteggersi”, ha dichiarato il consigliere federale Alain Berset, ministro della sanità, che ha descritto tale distanza come “un po’ più alta del normale” e ricordato che il virus è ancora presente. Da qui l’importanza di mantenere anche un’accresciuta igiene delle mani.
Negli eventi con posti a sedere, come concerti o spettacoli teatrali, sarà sufficiente lasciare un posto libero tra due spettatori
In bar e ristoranti sarà invece soppresso l’obbligo di consumare restando seduti e lontano dal bancone. Gli esercizi pubblici, discoteche e locali notturni inclusi, non saranno inoltre più costretti a chiudere entro la mezzanotte. Il nuovo distanziamento sociale di 1,5 metri varrà anche tra i tavoli dei ristoranti; in alternativa, potranno essere posate pareti divisorie.
Per gli eventi, il tracciamento dei contatti deve essere sempre possibile. L’organizzatore dovrà garantire che le persone da avvisare in caso di bisogno non siano più di 300, ad esempio suddividendo lo spazio in settori (i Cantoni avranno facoltà di fissare un limite più basso).
Se la situazione epidemiologica che ha consentito questo quarto allentamento non peggiorerà durante l’estate, gli eventi con oltre 1000 persone saranno consentite da settembre, ma sottostando agli stessi principi.
Le manifestazioni politiche e della società civile (assembramenti nello spazio pubblico) non sottostanno invece più a un limite massimo di partecipanti. Sarà però obbligatorio portare la mascherina.
Mascherine?
Su bus e treni, le mascherine rimarranno soltanto raccomandate laddove non possa essere mantenuta la distanza necessaria. Il governo ha sottolineato che in tali casi possono ridurre notevolmente il rischio d’infezione. “Tutti i passeggeri dovrebbero perciò sempre averne una con sé”, ha detto la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga.
La ministra dei trasporti ha precisato, rispondendo alla domanda di un giornalista, che i singoli cantoni hanno la facoltà di obbligare i viaggiatori a indossarle sul loro territorio. L’applicazione del federalismo fa parte del ritorno alla normalità, ha commentato Alain Berset.
Con l’uscita dalla ‘Situazione straordinaria’ proclamata lo scorso 16 marzo, la gestione di un’eventuale nuova ondata di contagi rientra ora soprattutto nella responsabilità dei cantoni.
Il governo ha pure revocato la raccomandazione di ricorrere al telelavoro e le prescrizioni di protezione dei lavoratori particolarmente a rischio. Il padronato resta naturalmente tenuto a proteggere la salute dei dipendenti conformemente alla legge.
Il commento del responsabile della ‘task force’ scientifica svizzera Matthias Egger.
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