Il soffitto di cristallo va sfondato: il Consiglio nazionale (camera bassa del parlamento svizzero) ha approvato giovedì la proposta di destinare alle donne almeno il 30% dei posti nei consigli d'amministrazione delle aziende quotate in borsa.
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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (Quotidiano e TG del 14.06.2018)
Si tratta, tuttavia, di semplici valori di riferimento: per le aziende che non dovessero rispettare le quote non sono previste sanzioni, ma solo l’obbligo di spiegare perché gli obiettivi non sono stati raggiunti ed esporre le misure previste per rimediare.
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Le società interessate sono circa 250. È previsto un periodo transitorio per mettersi in regola: cinque anni per i Consigli di amministrazione e dieci anni per gli organi di direzione.
Parità sulla carta da quasi trent’anni
La presenza di donne tra i quadri aziendali -ha sottolineato la consigliera federale Simonetta Sommaruga, ministra di giustizia e poliziaCollegamento esterno– è ancora insufficiente, benché qualcosa sia stato fatto su base volontaria.
A distanza di quasi tre decenni dallo sciopero delle donne (14 giugno 1991), la parità salariale non è ancora stata raggiunta, motivo per il quale alcune organizzazioni politiche e sindacali hanno manifestato giovedì, chiedendo anche il riconoscimento del lavoro in famiglia.
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