Le PMI svizzere stanno già licenziando
Il 6,5% delle piccole e medie imprese (PMI) svizzere interpellate da un sondaggio ha già licenziato personale a causa della crisi coronavirus e un ulteriore 8% prevede di farlo prossimamente. L'ondata emotiva pare insomma avere un effetto sulla politica del personale delle aziende, soprattutto quelle più piccole, con i sindacati che esortano gli imprenditori a non farsi prendere dal panico, ricordando gli aiuti messi in campo dallo Stato.
Il rilevamentoCollegamento esterno è stato effettuato da Gryps, un portale che mette in comunicazione le piccole aziende con i consumatori. Vi hanno preso parte, tra lunedì e giovedì scorsi, 270 realtà imprenditoriali.
Alle PMI è stato anche chiesto se hanno introdotto il lavoro ridottoCollegamento esterno, decretato uno stop alle assunzioni e in quale misura osservino le conseguenze economiche dell’epidemia: il 30% delle aziende interrogate riferisce di un crollo del fatturato nel mese di marzo pari ad almeno il 75%.
Intanto, il 10% di esse ha concordato con il locatore una riduzione del canone d’affitto, mossa che si appresta a fare un altro 19% delle imprese.
Un terzo delle PMI che hanno partecipato al rilevamento (34%) ritiene infine che la Confederazione non stia aiutando a sufficienza gli imprenditori. “In particolare i lavoratori autonomi”, osserva la ceo di Gryps Gaby Stäheli sulla base dei commenti personali raccolti nel sondaggio, “sono insoddisfatti del sostegnoCollegamento esterno limitato e si sentono minacciati nella loro esistenza”.
Venerdì, cioè quando l’indagine di Gryps era già conclusa, il Consiglio federale ha deciso di raddoppiare il programma di fideiussioni, portando da 20 a 40 miliardi di franchi il volume dei crediti ponte per le aziende. Ma “anche i prestiti senza interessi per molti non risolvono il problema”, riferisce Stäheli, “perché devono essere rimborsati”.
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Nel frattempo, il Consiglio federale ha espressoCollegamento esterno l’intenzione di estendere il sostegno ai lavoratori indipendenti per i quali non vi è divieto di esercitare, ma la cui attività è drasticamente calata per via della crisi. Con quali mezzi il governo sarà d’aiuto, e a quali categorie, sarà reso noto la settimana prossima.
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