‘Ribelli del Covid’ in piazza in Svizzera
La polizia è intervenuta sabato a Berna, Basilea, Zurigo e Winterthur per disperdere gruppi di giovani e anziani che intendevano manifestare contro le misure restrittive decise dal governo per far fronte alla pandemia di Covid-19. Un collettivo chiamato 'Corona Rebellen Helvetia' aveva annunciato sui social l'intenzione di organizzare delle "passeggiate non violente" in diverse città.
A Berna, la Piazza federale è stata transennata prima che i “ribelli del Covid” potessero confluirvi dalle vie del centro. Le forze dell’ordine sono poi intervenute all’Allmend, zona verde alla periferia nord-est della capitale, esortando i manifestanti con un megafono a lasciare la piazza antistante i padiglioni della Fiera. Gli agenti hanno infine accerchiato una ventina di persone che si erano rifiutate di allontanarsi.
A Basilea, circa 120 dimostranti si sono riuniti nel pomeriggio sulla Marktplatz, davanti alla sede storica del Municipio. Dopo l’intervento della polizia, si sono spostati sulla piazza della cattedrale. La manifestazione non autorizzata è stata disciolta nel giro di un’ora senza particolari disordini, dopo che la polizia ha iniziato a effettuare controlli d’identità.
I partecipanti al raduno, tra i quali molti anziani, hanno innalzato cartelli con scritte come “Libertà per i cittadini liberi”. Alcuni hanno intonato canti religiosi.
A Zurigo si contavano invece un centinaio di manifestanti, riuniti mantenendo le distanze sulla grande piazza della Sechseläuten (festa di primavera). Anche qui la dimostrazione si è sciolta senza disordini. A Winterthur, in una situazione analoga, alcune persone sono state invece sanzionate e un uomo è stato posto in stato di fermo.
Proteste anti-lockdown si sono tenute sabato anche in diversi altri Paesi in Europa.
Uno dei divieti decretatiCollegamento esterno dal Consiglio federale (governo) per contenere l’epidemia di coronavirus è proprio quello di raduni oltre cinque persone. Nondimeno, manifestazioni di oppositori si erano già tenute già il 2 e 9 maggio scorsi a Berna, Basilea, Zurigo e San Gallo. Le autorità avevano anticipato che sarebbero intervenute con maggior rigore in caso di nuovi assembramenti.
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