Svizzeri generalmente disciplinati nel weekend pasquale
Il bel tempo ha spinto molti svizzeri a uscire durante questo fine settimana, ma salvo eccezioni la popolazione ha dato prova di disciplina, mantenendo le distanze.
È un bilancio piuttosto positivo quello stilato lunedì dalle polizie cantonali e comunali. Al San Gottardo, il volume di traffico è stato circa il 10% di quello normale. Gli svizzeri tedeschi si sono insomma in gran parte astenuti dal recarsi in Ticino per trascorrere il fine settimana di Pasqua.
In diversi luoghi particolarmente popolari sono comunque state prese delle misure per evitare assembramenti.
Nel cantone di Appenzello Interno, l’accesso alla regione dell’Alpstein – dove si trova la famosa locanda Aescher – è stato bloccato. La città di Sciaffusa ha invece chiuso il Munot, fortezza simbolo della città, dove lo scorso weekend gruppi di persone si erano recati per fare un picnic.
Le rive di diversi laghi sono state sbarrate, ad esempio a Lucerna. Le autorità di Bienne e Nidau hanno chiuso tutti i parcheggi pubblici situati nei pressi del lago. Anche a Morat, nel cantone Friburgo, il comune ha chiuso la piazza sul lago, tradizionale luogo di ritrovo.
Il bilancio a nord delle Alpi:
In alcuni casi, le forze dell’ordine hanno dovuto effettuare degli interventi e hanno inflitto delle multe, ma la popolazione ha generalmente seguito le direttive di distanziamento sociale e ha rispettato il divieto di assembramento di oltre cinque persone.
“Ci aspettavamo più violazioni”, ha riassunto il portavoce della polizia cantonale di San Gallo Hanspeter Krüsi. Di giorno in giorno la disciplina migliora e la popolazione ormai sa cosa è permesso e cosa non lo è, ha aggiunto.
Anche a sud delle Alpi il bilancio è positivo, stando a quanto dichiarato dal comandante della polizia ticinese Matteo Cocchi. Complessivamente in questo weekend gli agenti sono intervenuti 70 volte e hanno inflitto 30 multe.
La situazione in Ticino:
Il ministro della sanità Alain Berset ha da parte sua ringraziato i cittadini: “Abbiamo ripetuto più volte di non fare grandi spostamenti – per esempio di non andare in Ticino – e mi sembra che le persone abbiano rispettato le nostre raccomandazioni. Sono contento, perché comunque sappiamo di chiedere molto”.
Il consigliere federale ha però ribadito che il governo intende agire con prudenza: “Adesso viviamo nell’incertezza. Non sappiamo come evolverà la situazione. Abbiamo visto paesi riaprire e poi richiudere. Noi invece faremo tutto il possibile per allentare le misure di contenimento, ma senza correre il rischio di doverle poi nuovamente inasprire”.
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