Sono quasi 170'000 le persone che in Svizzera non pagano i premi malattia, per l'esattezza 166'327. Sono le cifre pubblicate venerdì dal "Tages-Anzeiger" fornite dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per il 2018.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
Per Heinz Brand, presidente di Santésuisse, l’associazione mantello degli assicuratori sanitari, “si tratta di una bomba ad orologeria politico-sociale”.
Dietro le nude cifre si cela molto dolore e problemi per numerose famiglie e pensionati. Per arginare questo fenomeno, sono necessarie immediate misure per contenere i costi, anche se dovessero essere dolorose.
Stando al quotidiano il numero di morosi, che si riferisce al 2018, è il più alto raggiunto finora. Nel 2012, il numero di coloro in mora col pagamento dei premi, nonostante i richiami e le procedure di esecuzione, era di poco superiore agli 80 mila. Nel 2018, il totale delle fatture aperte aveva raggiunto almeno i 453 milioni di franchi, una somma più che raddoppiata negli ultimi 8 anni, sottolinea il quotidiano zurighese.
La situazione in Ticino
In Ticino, alla fine del 2019, le persone che non hanno pagato in tempo i premi di cassa malati erano 20’690, circa 2’000 in meno rispetto al 2018. Si tratta della prima diminuzione negli ultimi 5 anni.
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Soluzione?
In parlamento è pendente una mozione che chiede l’abolizione pura e semplice di simili liste. Ad ogni modo, qualcosa si sta muovendo. A parte i Cantoni che stanno riflettendo all’abolizione delle liste, lo scorso novembre il Consiglio federale ha invitato il Parlamento ad approvare una mozione di Angelo Barrile (socialista del canton Zurigo) affinché i bambini non vengano penalizzati se i loro genitori non pagano i premi.
Secondo il governo la lista nera dei bambini è in violazione della Convenzione sui diritti del fanciullo. Secondo l’UNESCO, quello di aver accesso al miglior trattamento medico possibile è uno dei diritti fondamentali del bambino. Tutti i piccoli che vivono in Svizzera devono avere pari accesso alle cure mediche, indipendentemente dalla loro origine e dallo status socio-economico dei loro genitori, secondo l’esecutivo.
A prescindere dall’abolizione o meno di queste liste di proscrizione, il Consiglio federale ha promosso un programma destinato a contenere i costi sanitari. Lanciata inoltre un’iniziativa popolare che chiede che i premi non dovrebbero aumentare più dei salari. Il Partito socialista ha appena inoltrato le firme di un’iniziativa che chiede di limitare al 10% del reddito disponibile l’aggravio causato dai premi malattia. Ciò che rimane andrebbe preso a carico dai poteri pubblici.
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