Cosa significa essere giovani in piena pandemia
Un'estate senza grandi concerti, senza feste di massa, senza raduni. Come vivono i giovani queste restrizioni imposte dal Covid-19? Siamo andati a sentire il loro parere.
Decisamente uno strano modo di vivere la propria gioventù. È una situazione completamente inedita e senza grandi risposte, quella che si ritrovano a vivere in questi mesi i giovani: una generazione di bambini e adolescenti costretti a mordere il freno, a rinunciare parzialmente ad incontri di gruppo, a grandi eventi, per evitare il contagio, per impedire che magari loro stessi se ne tornino a casa da genitori e nonni con in corpo il virus Covid-19.
Davanti a loro non hanno nessun esempio da poter seguire, nessuno in precedenza che abbia affrontato un’esperienza simile. Con che sentimento i giovani in Ticino hanno vissuto questi oltre 7 mesi di emergenza-virus? Quanto hanno modificato il loro comportamento? Quanta frustrazione percepiscono?
L’esperienza dei giovani durante il confinamento e poi in seguito, in periodo di restrizioni più o meno severe, è stata seguita da molto vicino dagli animatori di centri giovani. Ce ne sono oltre una dozzina su suolo ticinese. Hanno dovuto chiudere i battenti in primavera quale misura sanitaria. Poi hanno riaperto, con molta prudenza. Ma non hanno perso di vista i giovani, hanno mantenuto i contatti.
Ecco nel servizio come la pensano i giovani:
tvsvizzera.it/fra con RSI
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