La variante inglese galoppa nelle scuole
La variante inglese e la sua maggiore contagiosità preoccupa, lo dimostra il caso della scuola di Arosa nei Grigioni. Chieste maggiori misure a Confederazione e cantoni, come test rapidi e vaccini per i docenti. Richieste che per ora non sono state soddisfatte.
Sono oltre 70 gli istituti scolastici che in Svizzera, da inizio gennaio, sono stati chiusi o dove allievi sono stati messi in quarantena, questo secondo i dati aggregati dal sito Schulcluster.chCollegamento esterno, che monitora l’andamento dell’epidemia nelle scuole svizzere. Un caso eclatante è appunto quello di Arosa, dove sono stati censiti 58 casi positivi, dei quali 45 erano riconducibili alla variante britannica. In Ticino sono stati quatto i focolai nelle scuole da inizio anno.
In tutta Svizzera, negli istituti i casi stanno seguendo una crescita esponenziale. I docenti chiedono misure più incisive a Cantone e Confederazione, anche perché la tendenza all’aumento nei più giovani si risconta nelle statistiche dell’Ufficio di sanità pubblica. Nell’ultimo mese, la classe di età 0-9 anni è quella in cui si è riscontrato l’aumento percentuale maggiore: i casi sono raddoppiati in due settimane. La scorsa settimana erano 436, quella prima 391 e quella ancora precedente 245.
Per ora, spiega la ricercatrice del Politecnico di Zurigo Tanja Stadler, la variante inglese in Svizzera si situa attorno al 10% di tutti i casi. Si parla di 1’021 casi scoperti. Sono invece 52 quelli riconducibili alla variante sudafricana.
Tuttavia, la biologa specifica che per ora questi nuovi ceppi non sembrano avere un effetto sul famoso Rt, il tasso di riproduzione. Ma il virus sembra galoppare a scuola, uno dei luoghi rimasti finora aperti.
Il parere dell’esperto:
tvsvizzera.it/fra con RSi
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