Solidarietà svizzera a chi soffre nel mondo
Giornata speciale giovedì per la Catena della Solidarietà che, in collaborazione con l'ente radiotelevisivo svizzero, ha organizzato una raccolta fondi straordinaria per venire in aiuto di tutte le persone che nel mondo soffrono a causa del coronavirus. L'obiettivo prefissato di raccogliere 2 milioni di franchi di donazioni dovrebbe essere raggiunto: poco dopo le 20, erano stati raccolti quasi 1,9 milioni.
La Banca mondiale stima che a livello internazionale circa 100 milioni di persone nei prossimi giorni e settimane rischiano cadere in una situazione di estrema povertà poiché il confinamento e le restrizioni ai movimenti hanno comportato la cancellazione della loro principale fonte di sostentamento.
Dalle 7.00 di giovedì mattina numerosi volontari hanno raccolto le promesse di donazione presso gli studi di Lugano, Coira, Zurigo e Ginevra rispondendo alle telefonate di chi vuole sostenere i progetti di aiuto concreto delle organizzazioni umanitarie cui la Catena destinerà i fondi raccolti grazie alla generosità degli svizzeri.
Vediamo nel riepilogo del telegiornale quanto è stato raccolto fino ad ora:
Popolazione vulnerabile
La Catena della solidarietà, in un comunicato di giovedì mattina, ha sottolineato che bisogna assolutamente aumentare gli aiuti umanitari per le popolazioni vulnerabili colpite più duramente, sia a livello sanitario che di sussistenza.
L’organizzazione umanitaria ha selezionato 15 Paesi particolarmente fragili come Haiti, Mozambico o Siria, dove contagi di massa avrebbero effetti devastanti. Se i fondi lo permetteranno, verranno finanziati progetti anche in altre regioni, come ad esempio zone di guerra.
Una volta chiusa la giornata di solidarietà (alle 23 di giovedì), ulteriori donazioni possono essere fatte tramite Internet o con versamento (sul conto postale 10-15000-6) con la menzione “Coronavirus internazionale”.
Appello alla generosità anche della presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga:
tvsvizzera.it/fra con RSI
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.