Via libera per SwissCovid
Create le basi legali per l’utilizzo dell’app di tracciamento ‘SwissCovid’. Sarà disponibile entro il primo luglio e sarà scaricabile solo su base volontaria. Chi riceve una segnalazione dalla propria applicazione potrà farsi testare gratuitamente presentando il messaggio ricevuto sul telefonino.
L’app per smartphone per il tracciamento di prossimità, concepita come strumento per contenere la diffusione del coronavirus, sarà disponibile al più tardi dal primo luglio.
L’applicazione SwissCovid, la cui fase di test è stata avviata a metà maggio e durerà fino a fine giugno, permetterà di avvertire gli utenti che sono stati in contatto con persone risultate poi positive al Covid-19. Il suo impiego, che non utilizza né dati personali né informazioni sulla posizione, è facoltativo. I dati registrati saranno cancellati dopo 21 giorni.
Applicazione facoltativa e non discriminante
Diversamente da quanto proposto dal Governo, questo strumento dovrà essere disattivato non solo quando non sarà più necessario, ma anche se dovesse rivelarsi insufficientemente efficace. L’installazione dell’applicazione sarà facoltativa, e non si potrà discriminare chi non la vuole usare.
Chi riceve una segnalazione di esposizione al virus dall’app è invitato a informare il proprio medico. Qualora questi dovesse ordinare la quarantena si avrà diritto alle indennità di perdita di guadagno, analogamente a chi è stato testato positivamente.
Test gratuiti
Da notare che chi riceve una segnalazione dalla propria applicazione SwissCovid potrà farsi testare gratuitamente presentando il messaggio ricevuto sul telefonino. In questo modo si potranno meglio identificare i falsi positivi, come i contatti ravvicinati attraverso pareti in plexiglas o con persone che portavano mascherine.
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