La televisione svizzera per l’Italia

Gli addentellati elvetici dell’operazione contro la ‘ndrangheta

La maxi-operazione contro la criminalità organizzata calabrese che giovedì scorso ha portato all'arresto di oltre 330 persone in Italia e in Europa ha risvolti anche in Svizzera.

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Oltre ai flussi finanziari verso la Confederazione per riciclare svariati milioni, nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro è emerso anche il nome di una persona che ha aperto da qualche mese un’attività in Ticino.

Stando alle verifiche della Radiotelevisione svizzera, l’indagato ha aperto un garage nel Luganese. Il 38enne, che figura ancora come residente in Calabria, è finito in manette giovedì, a due passi dal confine.

Secondo gli inquirenti, nel 2018 avrebbe fornito supporto logistico alle cosche, tenendo in custodia un fucile e uno scooter, utilizzati per un’intimidazione a una famiglia rivale.

Sulle ramificazioni della ‘ndrangheta in Svizzera avevamo intervistato qualche mese fa proprio il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri:

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