La Svizzera protagonista del nuovo gruppo di contatto UE-Nord Africa
Si chiama "gruppo di contatto" e consiste in un nuovo organismo multilaterale che coinvolge, per la prima volta, paesi europei e del Nord Africa, tutti protagonisti di quella tratta di migranti che negli ultimi anni ha causato centinaia di morti e infinite polemiche. Italia, Germania, Francia, Austria, Svizzera, Slovenia, Malta, Tunisia, Algeria e Libia, questo l'elenco degli Stati partecipanti alla prima due-giorni organizzata a Roma e chiusasi quest'oggi con una conferenza stampa.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Giuliano Rosciarelli, alaNEWS/tvsvizzera.it
Presente anche la ministra di giustizia e polizia svizzera, Simonetta Sommaruga, la quale ha visto favorevolmente l’iniziativa ma ha anche ribadito l’esistenza di almeno tre progetti riguardanti il tema dell’immigrazione: “Vogliamo collaborare con gli altri Paesi europei, siamo contenti di essere qui, ma è anche vero che siamo già attivi da questo punto di vista con delle politiche di protezione dei migranti, con percorsi di formazione su chi è impiegato alle frontiere e su programmi volti al rimpatrio volontario”.
A ognuno le sue responabilità
“L’accordo di riammissione con l’Italia – ha proseguito la Sommaruga commentando le recenti polemiche sviluppatesi al confine – nell’ultimo anno ha funzionato bene, ma è anche vero che spesso emerge il tema della solidarietà. A questo proposito – ha svelato la Consigliera – ieri sera abbiamo partecipato a un incontro trilaterale con Germania e Italia al fine di allinearci ognuno sulle proprie responsabilità”.
“Il gruppo di contatto si riunirà ogni qual volta lo reputeremo necessario – ha invece spiegato il ministro degli Interni italiano, Marco Minniti – senza soffermarci troppo sugli aspetti burocratici: il prossimo meeting abbiamo intenzione di organizzarlo in Nord Africa”. A tal proposito, importante la presenza del premier libico Fayez Al-Sarraj, con cui l’Europa parteciperà al controllo delle acque libiche e dei confini a sud del paese. Il tutto, come ribadito dal ministro italiano, all’interno di una cornice di rispetto dei diritti umani.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Più droga e immigrati alle frontiere nel 2016
Questo contenuto è stato pubblicato al
La guerra in Siria e le crisi in diversi paesi africani hanno tenuta alta la pressione al confine meridionale. Nel 2016, come già era stato comunicato a inizio febbraio, sono stati 48’838 gli arrivi totali di irregolari in Svizzera (+57% rispetto all’anno precedente) e 33’844 in Ticino, cifra triplicata in un anno, con conseguente respingimento…
Migranti respinti a Chiasso, interrogazione a Roma
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2016, secondo quanto ha recentemente comunicato l’Amministrazione federale delle dogane, sono stati 48’838 gli arrivi di persone prive dei requisiti legali per l’ingresso nel paese (alcune si sono presentate più volte) a fronte delle 14’265 registrate solo due anni prima, il 70 per cento delle quali dirette verso i valichi della Svizzera italiana. Ad…
Profughi bambini, l’Unicef chiede misure più incisive
Questo contenuto è stato pubblicato al
Abusati, vittime di violenze di ogni genere, sono la categoria più a rischio. Per questo la coordinatrice speciale per la crisi dei migranti e profughi in Europa Afshan Khan chiede “misure stringenti per proteggere i bambini migranti e un sistema di passaggi sicuri”. In particolare l’Unicef mette in guardia Collegamento esternosulle condizioni nei centri di…
Bosia Mirra premiata per il suo aiuto ai rifugiati di Como
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il premio è istituito da Cornelius Koch, il prete elvetico scomparso nel 2001 che si è battuto per una politica di maggiore apertura verso i rifugiati. Lisa Bosia Mirra, con la sua associazione Firdaus, nel 2016 ha portato regolarmente dei pasti ai migranti di Como, ha documentato i respingimenti e accompagnato i profughi alla frontiera…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’aumento dei migranti registrato alla frontiera sud ha fatto lievitare i costi per il Ticino che ora intende chiamare alla cassa la Confederazione. È quanto ha illustrato oggi il Consiglio di Stato nel rituale incontro al palazzo delle Orsoline con la Deputazione ticinese a Berna, alla vigilia della sessione parlamentare di primavera. “Intendiamo sensibilizzare i…
Amnesty deplora il comportamento svizzero alla frontiera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il rapporto annuale di Amnesty International Collegamento esterno(AI) descrive la situazione relativa ai diritti umani di 159 paesi. La Svizzera è criticata in particolare per il rinvio in Italia di minori non accompagnati, per l’eccessivo zelo delle guardie di confine e per i controlli effettuati sulla base del colore della pelle o della fisionomia. Membri…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.