Critiche alla gestione di Berna della pandemia
La gestione della pandemia di coronavirus torna d'attualità nel dibattito in Svizzera.
Da una parte il presidente del governo ticinese Norman Gobbi ha criticato i presunti ritardi con cui Berna è intervenuta e dall’altro la sostituzione del responsabile della task force Covid-19, spesso ingenerosa verso le autorità centrali, non è passata inosservata.
“Berna ha spesso reagito troppo tardi, (…) a volte bisogna andare in trincea per comprendere appieno la situazione” ma dalla capitale “risulta più difficile”, ha affermato in un’intervista al Blick il politico cantonale che ha anche insistito sui limiti che si sono verificati a livello di comunicazione: “Abbiamo saputo delle decisioni solo poco prima delle conferenza stampa” delle autorità federali e in seguito in Ticino i telefoni si mettevano a squillare senza tregua poiché spesso le informazioni non corrispondevano alle istruzioni ricevute, come risulta dal servizio del TG:
Il cantone italofono, ha continuato Norman Gobbi, è stato il primo ad essere colpito dal Covid-19 ma non è stato immediatamente ascoltato dal Consiglio federale che poi però, ha riconosciuto, “ha fatto molto per proteggere i dipendenti e i datori di lavoro”.
Resta la questione dell’impreparazione generale alla pandemia, dal momento che inizialmente mancavano i dispositivi di protezione anche negli ospedali, nelle case di cura e in altri istituti, osserva sempre il presidente ticinese, che giudica anche intempestiva la riapertura dei locali notturni, che a suo giudizio ha messo in difficoltà molti cantoni.
Ma ha fatto discutere anche l’annuncio della sostituzione a fine mese di Matthias Egger con Martin Ackermann, attuale vicepresidente, alla testa della Task Force Covid-19 della Confederazione.
Durante il suo mandato l’epidemiologo bernese, che comunque resterà nel gruppo di consulenti, ha sollevato diverse critiche su alcune decisioni politiche, in particolare l’allentamento delle misure di confinamento ritenuto troppo rapido.
Un cambio formale che potrebbe però celare qualche malumore da parte del governo nei confronti degli esperti, come evidenzia il video che segue. Nei prossimi giorni l’Ufficio federale della sanità pubblica comunicherà gli sviluppi che riguarderanno la task force scientifica.
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