Dal 2018, le condizioni occupazionali e salariali dei lavoratori distaccati in Svizzera saranno maggiormente controllate. Il Consiglio federale ha deciso di portare da 27'500 a 35'000 il numero minimo di verifiche annuali.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 23.08.2017)
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L’aumento è stato voluto per adattarsi alla realtà attuale, in particolare all’incremento sia dei frontalieri, sia dei dimoranti temporanei soggetti all’obbligo di notificaCollegamento esterno.
Dal 2010, anno dell’introduzione di un numero vincolante di controlli, i frontalieri in Svizzera sono passati da 231’000 a 313’000 e i dimoranti temporanei da 147’116 a 237’850, indica una notaCollegamento esterno della Segreteria di Stato dell’economia (SECO).
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Nel 2016, secondo quanto rileva il RapportoCollegamento esterno annuale sull’attuazione delle misure di accompagnamento alla libera circolazione, sono state effettuate 32 mila verifiche. A queste se ne aggiungono grossomodo 10 mila, disposte dalle commissioni paritetiche nell’ambito dell’esecuzione ordinaria dei contratti collettivi di lavoro.
I controlli riguardano soprattutto i cantoni di frontiera Ticino e Ginevra ma anche Zurigo, in particolare nell’edilizia, nell’industria e nel settore alberghiero.
La modifica dell’OrdinanzaCollegamento esterno che prescrive il numero minimo è stata sostenuta dai partiti di sinistra e dai sindacati, che chiedevano tuttavia un aumento più cospicuo.
Fermamente contrari erano invece l’Unione democratica di centro (UDC, destra), Partito liberale-radicale (PLR, centro-destra), Partito popolare democratico (PPD, centro) e la maggior parte delle associazioni di datori di lavoro. A loro avviso, il volume delle verifiche è sufficiente e un aumento provocherà maggiori oneri.
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