Una start-up di Zurigo ha messo a punto un impianto per lottare contro le emissioni di anidride carbonica. È composto di enormi filtri in grado di aspirare le molecole di CO2 dall’aria e immagazzinarle, per poi fornirle alle serre nelle quali si coltivano verdure.
L’invenzione di questo aspira-CO2, una prima mondiale, si deve a due giovani imprenditori usciti dal Poli. “Qui possiamo filtrare dall’aria 900 tonnellate di CO2 l’anno”, spiega Jan Wurzbacher, co-fondatore di Climeworks. “Novecento tonnellate rappresentano le emissioni di circa 100 persone in Europa.”
Come funziona
L’impianto è stato installato sul tetto dell’inceneritore di Hinwil, che fornisce il calore necessario al funzionamento. Nei collettori, il CO2 si attacca chimicamente a dei filtri. Quando un filtro è pieno, viene riscaldato a 100 gradi; l’anidride carbonica si stacca e viene convogliata attraverso tubi in una serra vicina, dove è utilizzato per la fotosintesi delle piante.
Finora il contadino, Markus Meier, comprava CO2 di produzione fossile, industriale, per migliorare la crescita delle sue verdure. “E siamo felici di poter utilizzare ora CO2 direttamente dall’atmosfera, senza farlo arrivare con i camion”, dice.
Un contributo per raggiungere gli obiettivi di Parigi
Ci sono due vie per ridurre il CO2”, spiega Yasmine Calisesi, dell’UFE. “La prima è non emetterlo, ad esempio con misure di efficienza energetica nel settore degli immobili e dei trasporti. La seconda, se è stato emesso, è di estrarlo dall’aria ed è quanto fa questa tecnologia. L’impianto realizzato ora dovrà mostrare quale sia davvero il potenziale reale”.
L’obiettivo: aspirare l’1% delle emissioni globali
Estrarre CO2 dall’aria, tuttavia, è ancora caro. Ma i giovani imprenditori sono convinti che con il tempo e con altri impianti i costi si ridurranno. Si sono dati una missione: entro il 2025, aspirare dall’atmosfera l’1% delle emissioni globali di CO2. Ci vorrebbero 250 mila impianti come quello inaugurato mercoledì a Hinwil.
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