Per Pasqua non ci sono ulteriori riaperture
Il governo federale ha deciso: non ci saranno ulteriori riaperture per Pasqua. Come aveva già lasciato intendere la settimana scorsa, il Consiglio federale ha deciso venerdì di mantenere chiuse le terrazze dei ristoranti e di non consentire le manifestazioni con pubblico.
Troppo elevato il rischio di un aumento incontrollato del numero delle infezioni. La situazione sarà riesaminata il 14 aprile. Il limite concernente le riunioni famigliari al chiuso passerà da 5 a 10.
Dalla fine di febbraio, la situazione epidemiologica peggiora sensibilmente. Il numero dei contagi è in costante aumento e si prevede un loro raddoppio ogni tre o quattro settimane.
Criteri per le riaperture non soddisfatti
Tre dei quattro criteri necessari alla riapertura fissati dal Consiglio federale da più giorni non sono rispettati: il tasso di positività è maggiore del limite del 5%, quello di riproduzione Re è superiore a quota 1 (è dell’1,14) e l’incidenza della malattia su 14 giorni è salita sopra 200 per 100’000 abitanti. Solo l’occupazione dei reparti di terapia intensiva con pazienti Covid-19 è al di sotto del valore soglia.
Ci sono poi indizi secondo i quali le nuove varianti del virus non sono solo molto più contagiose, ma anche più letali. Queste nuove varianti sono responsabili di oltre l’80% delle nuove infezioni. Il numero di vaccinati è inoltre ancora troppo basso per impedire una nuova impennata dei ricoveri ospedalieri.
In queste condizioni, la seconda fase di apertura inviata in consultazione la settimana scorsa dal Consiglio federale non può aver luogo. “La situazione epidemiologica non lo consente”, afferma l’esecutivo.
Cionondimeno, in vista delle festività di Pasqua il Consiglio federale ha deciso di autorizzare incontri con familiari e amici al chiuso con un massimo di dieci persone, invece delle attuali cinque. La misura entrerà in vigore lunedì.
L’esecutivo chiede comunque grande prudenza: gli incontri andrebbero limitati a poche economie domestiche. Il governo incoraggia anche a sfruttare la possibilità di farsi testare gratuitamente prima di un incontro privato.
L’obiettivo è “conservare intatti i buoni presupposti per la campagna vaccinale dei prossimi mesi e per la prossima fase di riapertura dopo Pasqua”. La situazione sarà nuovamente valutata il 14 aprile. Qui tutti i provvedimenti e ordinanzeCollegamento esterno.
Le reazioni
I direttori cantonali della sanità si dicono delusi della decisione del Consiglio federale di non autorizzare nuove riaperture. In una nota, la Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) dice di essere consapevole delle difficili circostanze e della situazione epidemiologica di nuovo peggiorata.
La conferenza ricorda tuttavia che una netta maggioranza dei cantoni si è dichiarata in linea di principio d’accordo con il pacchetto di aperture messo in consultazione una settimana fa dal Consiglio federale. Molti chiedevano inoltre passi di più ampia portata.
La proposta di aprire le aree esterne dei ristoranti è stata sostenuta all’unanimità, mentre la metà dei partecipanti alla consultazione ha chiesto anche l’apertura delle aree interne, ricorda la CDS.
tvsvizzera.it/fra con RSI
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