L’era digitale tra opportunità e pericoli
"Non dobbiamo soccombere all'euforia o al fatalismo digitale". Queste le parole del presidente della Confederazione Alain Berset, per il secondo Digital Day celebrato oggi un po' in tutta la Svizzera.
Per il consigliere federale, gli svizzeri comunque probabilmente ci riusciranno, “perché non sono né ingenui né spaventati”. “Abbiamo il giusto mix per affrontare in modo differenziato le opportunità, i rischi e gli effetti collaterali della digitalizzazione”, ha proseguito Berset.
Rivoluzione silenziosa
La digitalizzazione è una rivoluzione silenziosa ma di enormi proporzioni. Simili sconvolgimenti ci obbligano a riflettere non solo su cosa si deve cambiare, ma anche su cosa deve essere conservato.
Inoltre occorre anche trovare le giuste risposte su come proteggere la privacy, come tutelare i nostri dati personali e come adeguare i nostri sistemi fiscali e previdenziali.
Eventi come il “Digital Day” sono una buona occasione per riflettere su queste difficili questioni politiche. In linea di principio è importante massimizzare le possibilità di digitalizzazione e ridurre al minimo i rischi, ha dichiarato il presidente della Confederazione.
L’esempio nella medicina
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Ticino al fronte
Il Ticino ha partecipato alla giornata digitale con diverse attività interattive a Lugano. In stazione e in Piazza Riforma è stato possibile per tutti provare gli ultimi ritrovati nel campo delle tecnologie e della digitalizzazione.
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