Il ministro degli esteri elvetico in visita in Iraq, Oman e Libano
La promozione del dialogo, la diminuzione delle tensioni regionali, lo sviluppo sostenibile e l'impegno umanitario saranno i temi principali che il consigliere Ignazio Cassis affronterà con i suoi omologhi durante un viaggio iniziato sabato che lo porterà in Iraq, Oman e Libano.
Questa visita si iscrive nella strategia del governo per la regione Medio Oriente e Nord Africa (MENA). È il quarto viaggio nella regione dopo le visite in Iran, in Israele, nel Territorio palestinese occupato, negli Emirati arabi uniti e in Algeria nel 2020 e all’inizio del 2021.
Prima tappa: Iraq
Prima tappa del ministro degli esteri ticinese è l’Iraq, dove è atterrato attorno alle 16:30 (ora svizzera). È un Paese che un consigliere federale non visitava dal 1979.
A Baghdad il capo del DFAE discuterà col ministro degli esteri Fuad Hussein, dell’impegno della Svizzera a favore del dialogo e della stabilità regionale. Firmerà anche un memorandum d’intesa che stabilisce consultazioni politiche bilaterali, come segno della volontà dei due Paesi di rafforzare le loro relazioni.
In Oman – Paese che, come la Svizzera, è noto per il suo ruolo neutrale e di mediazione scrive il DFAE – Cassis incontrerà il ministro degli esteri Sayyid Badr bin Hamad bin Hamood Al Busaidi. La Svizzera intende sviluppare una cooperazione più stretta con questo Paese per far progredire il dialogo e la risoluzione dei conflitti nella regione.
Dopo l’esplosione che ha devastato Beirut il 4 agosto 2020, la Svizzera ha mostrato la sua solidarietà al popolo libanese. Il Libano sta affrontando una grave crisi economica e politica. Durante la sua visita, il consigliere federale Ignazio Cassis si recherà in un ospedale distrutto dall’esplosione e ristrutturato col contributo della Confederazione e si informerà dell’impegno umanitario del nostro Paese in loco. Visiterà anche un insediamento informale per i profughi siriani, proprio mentre ricorre il decimo anniversario della crisi siriana. Il Libano ospita 1,5 milioni di profughi siriani.
La regione MENA è caratterizzata da una popolazione giovane con grande potenziale, che però deve far fronte a un alto tasso di disoccupazione in vari Paesi. Una delle priorità della Strategia MENA è di sostenere le giovani generazioni, contribuendo a sviluppare la formazione professionale e a facilitare il loro accesso al mercato del lavoro.
Per questo il capo del DFAE incontrerà giovani imprenditori della scena emergente delle startup irachene. Gli scambi verteranno sull’innovazione e le prospettive per i giovani di questo Paese ancora fragile. In Oman parlerà con il suo omologo di formazione professionale e incontrerà anche giovani professionisti. In particolare discuterà delle possibilità per le imprese svizzere in questo Paese, che sta diversificando la sua economia ora incentrata sul petrolio.
tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 03.04.2021)
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