Il ministro degli esteri elvetico Ignazio Cassis, in Cina per la sua prima visita ufficiale fuori dall'Europa, ha incontrato oggi il suo omologo cinese Wang Yi, in quello che è stato definito "il primo dialogo strategico nella storia delle relazioni diplomatiche" tra i due paesi.
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tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 03.04.2018)
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In un incontro con i giornalisti al termine dei colloqui, i due ministri si sono felicitati del rafforzamento dei rapporti bilaterali: “le relazioni tra Svizzera e Cina sono ai massimi storici”, ha detto Cassis, secondo quanto indica in un comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
In questa occasione è stato annunciato il lancio di una “piattaforma strategica” di dialogo, che ogni due anni riunirà rappresentanti della politica e dell’economia dei due paesi in margine al Forum economico mondiale di Davos (Wef). Svizzera e Cina hanno anche auspicato un’estensione dell’accordo bilaterale di libero scambio firmato nel 2014.
In particolare, la Svizzera ha espresso la sua volontà di sostenere l’iniziativa “Belt and Road”, definita come la “nuova via della seta”, che ha lo scopo di rendere più dinamico il commercio tra l’Asia e l’Europa. Cassis ha insistito affinché il progetto rispetti gli standard di qualità sociali e ambientali.
È stato anche abbordato il tema delle tensioni nella penisola coreana. Wang ha sottolineato i recenti risvolti positivi della situazione ricordando che il leader nordcoreano Kim Jong-un, durante la sua recente visita in Cina, ha riaffermato di voler proseguire con il suo programma di denuclearizzazione.
Dal canto suo Cassis ha annunciato che discuterà con Wang del ruolo che potrebbe avere la Svizzera nell’ambito degli incontri tra il leader norcoreano e “partner importanti a livello internazionale”. Un incontro tra Kim e il presidente statunitense Trump è infatti in programma in maggio.
Sul tema del rispetto delle minoranze e dei diritti umani, Cassis ha sottolineato che “le nostre relazioni di amicizia ci consentono di affrontare argomenti sui quali i nostri punti di vista divergono”.
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