La televisione svizzera per l’Italia

Quello di J.D. Vance è stato un discorso “molto svizzero” secondo Karin Keller-Sutter

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter. Keystone-SDA

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha smorzato mercoledì sera alla RTS le sue affermazioni controverse sul discorso del vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance a Monaco. "Ho parlato solo di un aspetto" delle dichiarazioni di Vance, ha detto.

Interrogata da Le Temps sulle affermazioni del vicepresidente statunitense alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, alla quale ha partecipato il 14 febbraio, la consigliera federale ha affermato che si trattava di “un discorso liberale, in un senso molto svizzero, quando dice che bisogna ascoltare la popolazione”.

Vance “ha parlato di valori da difendere e che noi condividiamo, come la libertà e la possibilità per la popolazione di esprimersi. Era un appello alla democrazia diretta”, aveva aggiunto, andando controcorrente rispetto alle reazioni “indignate” di molti altri leader europei.

Il vicepresidente degli Stati Uniti aveva in particolare affermato che “il vero nemico dell’Europa non è la Cina o la Russia, ma si trova all’interno, in quei governi che non ascoltano il loro popolo e che, al contrario, reprimono le voci dissidenti, portando a un vero e proprio declino della libertà di espressione”.

“Non ho parlato del resto”

Ieri sera, nel programma politico Infrarouge dell’emittente pubblica RTS, la liberale-radicale sangallese ha assicurato di aver parlato solo di “un aspetto” del discorso del vicepresidente degli Stati Uniti, quando ha detto che “dobbiamo ascoltare la popolazione e garantire la libertà di espressione”. “Non ho parlato del resto. Non spetta a me commentare o giudicare ciò che ha detto sugli Stati Uniti o sull’Europa”.

La presidente della Confederazione ha precisato di non essersi sentita “interessata da questo discorso, perché il modello svizzero è l’opposto […] Bisogna dire che il fatto di avere un governo che comprende quattro partiti, votazioni e la tradizione di potersi criticare, come lo sono stata io, dimostra che questa libertà di espressione funziona in Svizzera”.

Interrogata sulla strategia del presidente statunitense Donald Trump per porre fine alla guerra in Ucraina, Keller-Sutter ha detto di non capire quali siano i piani del governo americano. “Il sistema Trump è un sistema di annunci, un sistema di shock. Si dice qualcosa e poi si vede come si sviluppa”.

Questo modo di fare è “difficile” per la Svizzera, dove “siamo abituati a fare politica all’interno di un certo quadro. Se qualcuno improvvisamente esce da quel quadro, è brutale”.

La valutazione di Keller-Sutter sulle affermazioni del vicepresidente degli Stati Uniti a Monaco ha fatto scalpore in Svizzera. La ministra delle finanze è stata criticata dall’ex consigliere federale Pascal Couchepin, dal Centro e dai Verdi.

Attualità

Elisabeth Baume-Schneider

Altri sviluppi

Errore di calcolo AVS, scagionato l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali

Questo contenuto è stato pubblicato al I collaboratori dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) non hanno violato il loro obbligo di diligenza nel calcolare le prospettive finanziarie dell'AVS. E le cifre sovrastimate non si basavano su un errore di calcolo.

Di più Errore di calcolo AVS, scagionato l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali
Urs Saxer, professore di diritto

Altri sviluppi

“Regolare i social a livello svizzero non funziona, sono meglio le regole dell’UE”

Questo contenuto è stato pubblicato al Regolare a livello svizzero i media sociali? Non può funzionare, il Consiglio federale farebbe bene ad applicare direttamente la normativa dell'Ue: lo sostiene Urs Saxer, professore di diritto ed esperto del ramo, in un'intervista all'Aargauer Zeitung.

Di più “Regolare i social a livello svizzero non funziona, sono meglio le regole dell’UE”
soldato usa un tablet a bordo di un mezzo militare

Altri sviluppi

Un nuovo ritardo dell’esercito

Questo contenuto è stato pubblicato al L'acquisto di mezzi di telecomunicazione più moderni da parte delle forze armate elvetiche non verrà completato prima del 2035, ossia tre anni dopo il previsto.

Di più Un nuovo ritardo dell’esercito
la direttrice della Seco Helene Budliger Artieda

Altri sviluppi

Dazi, la Seco invita a discutere con Washington

Questo contenuto è stato pubblicato al È ancora troppo presto per valutare l'impatto di eventuali dazi statunitensi sui medicinali svizzeri: lo sostiene la direttrice della Seco Helene Budliger Artieda in un'intervista apparsa oggi sui giornali di lingua tedesca del gruppo Tamedia.

Di più Dazi, la Seco invita a discutere con Washington
logo gunvor

Altri sviluppi

Condannato per corruzione l’ex responsabile di Gunvor

Questo contenuto è stato pubblicato al L'ex responsabile delle attività finanziarie del colosso delle materie prime Gunvor è stato condannato oggi dal Tribunale penale federale (TPF) a 24 mesi di prigione con la condizionale per corruzione di pubblici ufficiali stranieri.

Di più Condannato per corruzione l’ex responsabile di Gunvor
logo UBS

Altri sviluppi

UBS: “Fra pochi giorni il tasso ipotecario di riferimento scenderà”

Questo contenuto è stato pubblicato al Buone notizie in arrivo per gli inquilini: fra dieci giorni il tasso ipotecario di riferimento scenderà, affermano gli analisti di UBS. Rimarrà poi allo stesso livello per il resto dell'anno.

Di più UBS: “Fra pochi giorni il tasso ipotecario di riferimento scenderà”
ignazio cassis

Altri sviluppi

La visita di Ignazio Cassis in Romania

Questo contenuto è stato pubblicato al Il ministro degli esteri elvetico ha discusso con il premier rumeno di cooperazione, ma anche della guerra in Ucraina.

Di più La visita di Ignazio Cassis in Romania
Elizabet baume-schneider

Altri sviluppi

La persecuzione di jenisch e manouche/sinti è stata un “crimine contro l’umanità”

Questo contenuto è stato pubblicato al Uno studio commissionato dal Governo elvetico ha stabilito che, anche se non c'è stato genocidio, l'allontanamento di centinaia di bambini dalle loro famiglie nomadi tra il 1926 e il 1973 può essere classificato come crimine contro l'umanità.

Di più La persecuzione di jenisch e manouche/sinti è stata un “crimine contro l’umanità”

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR