I disoccupati d'età più avanzata (più di 55 anni) dovrebbero poter beneficiare di prestazioni complementari piuttosto che dell'aiuto sociale, stando alla Conferenza delle istituzioni dell'azione sociale, che lunedì a Berna ha presentato il risultato di due studi svolti sul tema.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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Secondo la Conferenza delle istituzioni dell’azione sociale, la soluzione è realizzabile rapidamente e finanziariamente sostenibile. “La proposta vuole fare in modo che i lavoratori anziani ritrovino un lavoro con l’aiuto degli uffici di collocamento. Non si tratta di pensionamento anticipato”, spiega il copresidente della Conferenza Felix Wolffers.
Le prestazioni complementari per lavoratori anziani sarebbero infatti concesse solo alle persone di almeno 55 anni con una lunga attività lavorativa alle spalle. Esse devono inoltre rimanere iscritte agli Uffici regionali di collocamento ed essere disponibili per un nuovo impiego.
Per la Conferenza sono circa 4000 le persone tra 57 e 62 anni potenzialmente interessate che perdono ogni anno il diritto a percepire le indennità contro la disoccupazione. Secondo uno degli studi presentati, i costi supplementari a carico delle prestazioni complementari ammonterebbero a 298 milioni di franchi l’anno.
Costo non eccessivo
A questi vanno però sottratti 139 milioni di franchi risparmiati nell’aiuto sociale e 134 nelle prestazioni complementari a carico dell’AVS. Il saldo è dunque limitato a 25 milioni di franchi.
La Conferenza ha presentato anche una proposta di modifica legislativa eurocompatibile. Da notare che le nuove prestazioni sarebbero riservate alle sole persone domiciliate in Svizzera.
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