Si torna all’ora solare (forse per l’ultima volta)
Nella notte tra sabato e domenica si potrà dormire un'ora in più: alle 3, sarà nuovamente necessario spostare le lancette degli orologi indietro di un'ora. Il passaggio dall'ora legale a quella solare è oggetto di discussione da diversi anni, ma fino a nuovo avviso si applicherà il vigente sistema orario.
È infatti sul tavolo dell’Unione europea e degli Stati limitrofi un’eventuale abolizione del cambio di ora, ma attualmente non sono ancora state prese tutte le decisioni a riguardo, indica in una nota odierna l’Istituto federale di metrologia (Metas).
La Confederazione, nel frattempo, segue gli sviluppi a livello internazionale e in base alle decisioni prese dagli Stati confinanti deciderà quale soluzione adottare. In ogni caso, precisa Metas, la prossima primavera – domenica 28 marzo 2021 – verrà sicuramente reintrodotta l’ora legale.
Il cambio d’ora in Svizzera dal 1981
Il cambiamento d’orario è stato introdotto nella Confederazione dal 1981, per allinearsi a quanto già accadeva nelle nazioni vicine. In Europa, l’ora legale era stata adottata qualche anno prima con lo scopo di risparmiare energia durante la sera. Questo sistema però solleva ogni anno critiche: dagli effetti sulla salute di neonati e anziani, fino alla diminuzione della produzione di latte delle mucche.
Un’ampia consultazione pubblica all’interno dell’Ue – massicciamente guidata da Germania e Paesi del Nord – ha raccolto l’opinione di oltre 4,6 milioni di persone in 28 Paesi. È emerso che l’84% degli intervistati ha chiesto la fine del sistema in vigore negli scorsi anni. Si attendeva una modifica del sistema già quest’anno, ma le discussioni sono ancora in corso.
In caso di adozione di un sistema orario differente da quello degli Stati confinanti, spiega Metas, la Svizzera diventerebbe una cosiddetta “isola temporale” con le conseguenze che ne derivano in particolare nei rapporti commerciali, nel settore dei trasporti, nel turismo e nelle comunicazioni.
tvsvizzera.it/fra con RSI
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