Donald Trump al WEF di Davos: “È iniziata l’età dell’oro”
"È stata una settimana storica per gli Stati Uniti. È iniziata l'età dell'oro". Lo ha detto il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump in videocollegamento con il Forum economico mondiale (WEF) di Davos mercoledì.
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Keystone-ATS
La prima uscita da presidente di Donald Trump su un palcoscenico internazionale è avvenuta al WEF di Davos. L’inquilino della Casa Bianca si è videocollegato all’evento mercoledì a fine giornata ed è stato accolto dagli applausi delle persone presenti.
“La mia amministrazione sta agendo con una velocità senza precedenti” per affrontare le emergenze lasciate dalla precedente amministrazione. Il presidente uscente Joe “Biden – ha sostenuto – ha perso il controllo di quello che stava accadendo nel Paese, in particolare sull’inflazione e al confine”.
“La precedente amministrazione ci ha lasciato probabilmente la più alta inflazione nella storia degli Stati Uniti ma anche nel resto del mondo”, ha sostenuto Trump, assicurando che il Congresso americano approverò misure per tagliare le tasse.
“Il mio messaggio alle aziende è chiaro: producete in America. Se non lo farete, dovrete pagare i dazi”, ha ancora affermato nel suo intervento. Ha quindi ribadito la sua intenzione di ridurre l’aliquota sul reddito delle imprese, portandola “al 15% se producete in America”.
Per quanto riguarda i rapporti con l’Unione europea, Trump ha dichiarato che “l’Europa ci ha trattato molto male, farò qualcosa in merito al nostra deficit commerciale con l’UE”. “Abbiamo alcune grosse lamentele con l’UE”, ha aggiunto. Mentre per quanto concerne la Cina, Trump ha ribadito che “il rapporto commerciale” con Pechino “ora è squilibrato e bisogna correggerlo. Abbiamo un enorme deficit”. Il presidente americano ha comunque detto di avere “un ottimo rapporto con Xi”.
USA capitale dell’IA e del cripto
Trump ha poi annunciato che “l’Arabia Saudita investirà 600 miliardi negli USA” e che “faremo degli Stati Uniti la capitale dell’intelligenza artificiale e del cripto”. Inoltre ha affermato che “l’industria green è un imbroglio. Lasceremo che la gente compri le auto che vuole”. A suo dire, inoltre, “il carbone è una buona risorsa di back-up. Costa poco e noi negli Stati Uniti ne abbiamo tantissimo, così come abbiamo tantissimo gas e petrolio”.
Rispondendo a una domanda Trump ha poi affermato che “chiederò che i tassi di interesse calino. Dovrebbero calare un tutto il mondo”. Il presidente ha quindi strigliato l’amministratore di Bank of America Brian Moynihan: “devi aprire la tua banca ai conservatori, tu e gli altri, perché quello che state facendo è sbagliato”. Il rimprovero è arrivato dopo che Trump ha risposto a una domanda di Moynihan, ribadendo l’impegno a far calare l’inflazione e creare posti di lavoro.
Il presidente americano ha anche dichiarato che “chiederò all’OPEC (l’associazione dei Paesi esportatori di petrolio, ndr) e a Riad di abbassare i prezzi del petrolio”. Secondo Trump “se il petrolio costasse meno, la guerra tra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente”.
“Mi piacerebbe incontrare (il presidente russo Vladimir) Putin presto”, ha aggiunto. “Dobbiamo mettere fine alla guerra orribile” in Ucraina. A suo dire Kiev “è pronta a un accordo per la fine della guerra. La guerra non sarebbe dovuta iniziare. Molte più persone sono morte di quanto viene detto”.
Quanto al conflitto in Medio Oriente, Trump ha sostenuto che “prima ancora di entrare in carica io e il mio team abbia negoziato un accordo a Gaza che senza di noi non sarebbe mai avvenuto, lo sanno tutti ormai”.
Il servizio del TG 20.00 della RSI del 24 gennaio 2025:
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