Vaccinazione in Svizzera, a che punto siamo?
Fino a giovedì, circa 170 mila persone in Svizzera hanno ricevuto una dose di vaccino. Swissmedic ha nel contempo ricevuto 42 notifiche di reazioni avverse da medicamenti sospette in relazione alle prime vaccinazioni contro il Covid in Svizzera.
Di queste reazioni, cinque i decessi, indipendenti però dal vaccino e legati invece alle normali cause di morte per questi pazienti d’età superiore agli 80 anni.
Gli esperti esaminano nel dettaglio tutte le notifiche di casi sospetti in collaborazione con i centri regionali di farmacovigilanza. Da questa valutazione non è finora emerso alcun cambiamento nel rapporto rischi-benefici dei vaccini, sottolinea il comunicato.
5 decessi, ma nessuna correlazione
La maggior parte delle notifiche non erano gravi (26,62%) e si riferivano a lievi reazioni già note dagli studi clinici. Sedici notifiche (38%) sono state classificate come gravi e cinque erano correlate a un decorso mortale.
In questi cinque casi i pazienti avevano un’età compresa tra gli 84 e i 92 anni e, in base all’attuale stato delle conoscenze, sono deceduti a causa di malattie comuni a questa età. Nonostante un’associazione temporale con la vaccinazione, non vi è in nessun caso alcun sospetto concreto che la vaccinazione sia stata la causa del decesso.
Statisticamente irrilevante
Secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), fino a giovedì circa 170 mila persone in Svizzera hanno ricevuto una dose di vaccino. Secondo l’attuale strategia, viene data priorità alle persone particolarmente a rischio. Queste persone hanno più di 75 anni, soffrono di malattie croniche e spesso vivono in una casa di riposo o di cura.
Se la totalità di questi soggetti viene vaccinata in un breve periodo di tempo, per motivi “puramente statistici ci si deve aspettare un certo numero di decessi temporalmente associati alla vaccinazione”. A mo’ d’esempio, nell’arco di 4 settimane (periodo compreso tra due vaccinazioni) periscono in Svizzera circa 2300 persone di età superiore agli 85 anni.
Il servizio del telegiornale:
Dritte per gli operatori sanitari
Prima di somministrare il vaccino, gli operatori sanitari devono tenere conto dello stato di salute individuale di una persona per quanto riguarda gli effetti collaterali comuni noti dei vaccini come febbre, brividi o nausea. I casi sospetti di reazioni avverse da medicamenti devono essere comunicati tempestivamente a Swissmedic.
La costante sorveglianza ha lo scopo di individuare nuove, ancora sconosciute e rare reazioni avverse da medicamenti. I medici e gli altri operatori sanitari sono obbligati per legge a segnalare a Swissmedic simili problemi che possono essere correlati all’impiego di farmaci.
Swissmedic riceve ogni anno circa 14 mila avvisi di questo tipo, che vengono verificati e valutati da specialisti secondo criteri definiti a livello internazionale. In caso di nuove scoperte, si apportano adeguamenti all’omologazione del medicamento interessato, di solito integrando l’informazione sul farmaco.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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