Elicotteri svizzeri in aiuto della Grecia in fiamme
Sono partiti sabato mattina dall'aeroporto di Locarno i tre elicotteri Super Puma che la Svizzera ha deciso di inviare ad Atene per contribuire alla lotta contro gli incendi che stanno devastando molte regioni della Grecia.
Già domani dovrebbero effettuate le prime operazioni di spegnimento, indica il Dipartimento federale degli affari esteri. Quaranta sono i militari partiti a bordo degli elicotteri.
Per creare le condizioni favorevoli all’intervento e garantire il coordinamento con le autorità greche, una squadra di una decina di persone è partita già venerdì pomeriggio con un apparecchio militare. Si tratta di membri del Corpo svizzero di aiuto umanitario, di esperti del genio nella lotta contro gli incendi e di un distaccamento delle Forze aeree.
La Grecia continua a bruciare
Mentre incendi in varie parti della Grecia continuano a divampare e sui monti Parnitha si combatte contro i roghi che si riaccendono e contro la crescente forza del vento il premier ellenico Kyriakos Mitsotakis si è recato sabato mattina al Centro di coordinamento delle operazioni congiunte dei Vigili del fuoco a Chalandri, quartiere a nord di Atene.
Per Mitsotakis, citato da iefimerida.gr, “la situazione oggi è un po’ migliore di ieri. Dobbiamo continuare con grande intensità lo sforzo per limitare tutti gli incendi e per scongiurare i rischi di riaccensione. La priorità di questi ultimi giorni è stata prima di tutto la protezione della vita umana e, nella misura in cui è possibile, proteggere le proprietà, soprattutto evitare che il fuoco raggiunga i centri abitati, dove i danni sarebbero enormi. E ovviamente la protezione delle infrastrutture critiche, in primis quelle elettriche. È stato uno sforzo enorme”.
Il primo ministro ha ribadito che tutte le aree bruciate verranno rimboscate e che le persone colpite avranno l’assistenza dello Stato.
Per il Nikos Vassiliou, responsabile delle operazioni sui monti di Parnitha citato da Skai tv, attualmente in zona ci sono due fronti di fuoco, uno nei pressi di Kryoneri, e l’altro a Malakasa, dove c’è stata una ripresa dei roghi. La sfida principale, ha aggiunto, è contenere le fiamme prima che riprendano forza i venti.
Intanto il 43enne arrestato ieri con l’accusa di aver causato intenzionalmente uno degli incendi in Attica, la regione di Atene, è comparso davanti al magistrato, che lo ha formalmente incriminato.
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