Aumentano gli episodi di antisemitismo nella Svizzera francese
Aumentano gli episodi di antisemitismo in Svizzera, soprattutto online, anche se non mancano aggressioni, per ora solo verbali, dal vivo.
Da quando, lo scorso 7 ottobre, è iniziata la guerra tra Hamas e Israele nella Svizzera romanda sono aumentati gli episodi di antisemitismo, tanto che il Coordinamento intercomunitario contro l’antisemitismo e la diffamazione (CICAD) lancia l’allarme e invita le autorità a mostrare fermezza, mentre si registrano incidenti anche nelle scuole.
Graffiti, attentati, manifestazioni, profanazioni… la Commissione europea ha condannato domenica la recrudescenza di atti antisemiti dallo scoppio del conflitto tra il movimento islamico palestinese Hamas e Israele, stimando che “gli ebrei d’Europa vivono oggi di nuovo nella paura”.
“L’aumento degli episodi di antisemitismo in tutta Europa negli ultimi giorni ha raggiunto livelli eccezionalmente elevati, che ricordano alcuni dei periodi più bui della storia”, ha inoltre indicato l’Esecutivo europeo.
La Svizzera non è risparmiata dal fenomeno, anche se nella Confederazione questo è meno visibile rispetto alla Francia, per esempio. Il CICAD ha registrato fino al 31 ottobre 146 atti antisemiti nella Svizzera romanda, la maggior parte online. Questi casi riguardano soprattutto il cantone di Ginevra, seguito da quello di Vaud, ha precisato il suo segretario generale Johanne Gurfinkiel.
Diversi casi nelle scuole
Anche nel mondo reale (e quindi non solo in quello virtuale) si sono registrati, tra l’altro, episodi nelle scuole in cui studenti e studentesse ebrei sono stati aggrediti e chiamati “assassini” o “carnefici”.
Alla trasmissione 19h30 della Radiotelevisione della Svizzera romanda RTS, una madre ancora sotto shock testimonia la disavventura subita dalla figlia di 10 anni. “Un gruppo di studenti della sua classe le si è avvicinato. Sapendo che ha un nome di origine ebraica, le sono andati incontro provocandola, parlando di ‘sporchi ebrei’, con non pochi insulti contro gli ebrei e Israele. E lei non ha capito perché le dicevano queste cose”.
“L’antisemitismo è sempre stato presente, ma piuttosto lieve. Dal 7 ottobre il livello è aumentato”, afferma un’adolescente ginevrina, che afferma di aver notato un incremento sui social network, ma anche a scuola. “C’è una paura piuttosto costante. Non ci sentiamo più veramente al sicuro. Siamo fortunati ad avere insegnanti e persone che sono lì per noi, ma la paura è più presente”, spiega.
A Ginevra sono stati finora segnalati al CICAD quattro casi nelle scuole. Ma questa sarebbe solo la punta dell’iceberg.
Si aspetta una risposta da parte della politica
Il CICAD attende una risposta politica forte che, secondo l’organizzazione, tarda ad arrivare: “Siamo a dir poco preoccupati dal fatto che, mentre vengono espressi singoli commenti, il messaggio complessivo del Governo cantonale non è di rassicurazione, solidarietà e fermezza, a fronte di quanto abbiamo potuto constatare dal 7 ottobre”, ha dichiarato Johanne Gurfinkiel al 19h30.
Per il CICAD la situazione è urgente. Martedì il suo segretario generale incontrerà la direttrice del Dipartimento dell’educazione di Ginevra, Anne Hiltpold, che ha rassicurato l’organizzazione ai microfoni della RTS: “Siamo molto preoccupati ed estremamente attenti alla situazione nelle nostre scuole. Lo sono io e lo sono anche gli insegnanti. Al Consiglio di Stato, la preoccupazione è condivisa. Va anche oltre i nostri confini, perché ho avuto modo di parlare con il mio omologo del canton Vaud, Frédéric Borloz, e anche lui è preoccupato.
Per affrontare il problema, le autorità e le associazioni invitano le vittime a farsi avanti.
Oltre 1’000 atti di antisemitismo in Francia
In Francia, dal 7 ottobre, sono stati registrati 1’040 episodi antisemiti e 486 persone sono state arrestate, ha dichiarato domenica il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin, aggiungendo che 102 di loro erano straniere.
Il prefetto di Parigi ha riferito di 257 atti antisemiti nell’ultimo mese nella capitale. I graffiti antisemiti compaiono regolarmente in tutto il Paese, in particolare nelle scuole.
Anche una giovane donna di fede ebraica è stata accoltellata sabato nella sua casa di Lione con un possibile “movente antisemita”, secondo l’ufficio del pubblico ministero.
Il leader del Partito Socialista Olivier Faure ha invitato “tutte le forze politiche” a organizzare una manifestazione contro l’antisemitismo per “dire che non è possibile che in Francia ci sia il minimo atto o parola antisemita, che gli ebrei francesi non possono essere ritenuti responsabili di atti commessi da altri ebrei in altre parti del mondo”.
Alla domanda sulla presenza del Rassemblement National, il partito di Marine Le Pen, in caso di svolgimento della manifestazione, Faure ha detto che l’invito è stato esteso anche a loro, a determinate condizioni: “Se il RN è disposto a rispondere a questo appello e a dare un taglio netto con la propria storia e con alcuni dei suoi rappresentanti eletti”.
“Non sappiamo ancora chi c’è dietro a questo antisemitismo”
Intervistato dalla trasmissione della RTS Forum, il sociologo Michel Wieviorka ha parlato dell’aumento degli atti antisemiti in Europa. Wievorka ritiene che in Francia, a partire dagli anni ’90, ci sia sempre stato “qualcosa di esacerbato” da ciò che sta accadendo in Medio Oriente.
“Ci sono stati due o tre picchi di antisemitismo in Francia in circostanze di grande tensione in Medio Oriente”, spiega.
Per lui la novità “è che non sappiamo ancora chi sono gli attori di questo antisemitismo”.
“Finché si tratta di un fenomeno non dichiarato, anonimo e che si svolge sui social network, è difficile dire chi ci sia dietro. Quello che però cominciamo a vedere – e questa è un’altra fonte di preoccupazione – sono gesti e attacchi molto più concreti, come i giovani che cantano canzoni antisemite nella metropolitana di Parigi”, analizza il sociologo.
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