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Philip Morris sponsor del padiglione svizzero a Expo 2020

Philip Morris, che ha la sede europea in Svizzera, sarà uno degli sponsor del padiglione elvetico all'Esposizione universale di Dubai del 2020. Una sponsorizzazione inammissibile per l'Organizzazione mondiale della sanità. Il Dipartimento federale degli affari esteri respinge le accuse.

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L’OMS intende ora intervenire presso l’Ufficio internazionale delle esposizioni di Parigi, con cui esiste un accordo volto ad escludere tali società dalle esposizioni, per fare pressione sulla Svizzera.

L’OMS ricorda come il consumo di tabacco causi ogni anno 8 milioni di morti a livello mondiale. Malgrado ciò, l’industria del tabacco fa di tutto per aggirare gli sforzi dei governi e delle organizzazioni internazionali volti alla prevenzione, scrive il quotidiano.

È preoccupante che proprio la Svizzera, sede dell’OMS, abbia una collaborazione di sponsoring con un’azienda attiva nel tabacco. Per questo motivo l’OMS ha già preso contatto con le alte sfere di Berna.

Philip Morris

In vista dell’Expo di DubaiCollegamento esterno, Philip Morris, la cui sede europea si trova in Svizzera, ha messo a disposizione 1,8 milioni di franchi. In contropartita, la multinazionale – come le altre società che partecipano al progetto – dovrebbe trarre beneficio dalla buona immagine della Svizzera all’estero.

Altre critiche

Critiche sono giunte anche dall’interno dell’amministrazione federale, ovvero dall’Ufficio federale della sanità pubblica, secondo cui la cooperazione con un’impresa attiva nel tabacco è in contraddizione con la nostra strategia di prevenzione.

La risposta della Confederazione

Da parte del Dipartimento degli affari esteri, si ricorda che il parlamento ha chiesto di coprire i 15 milioni destinati al padiglione elvetico per la metà con sponsor privati e che Philip Morris è un’importante impresa la cui sede europea è in Svizzera.

Per evitare di dare l’impressione che la Confederazione promuova l’uso del tabacco, la visibilità di questo sponsor sarà limitata al bar ubicato sulla terrazza del padiglione e accessibile solo dagli adulti con più di 21 anni. Qui Philip Morris farà pubblicità alla sua nuova sigaretta elettronica IQOS, considerata da queste imprese meno dannosa della tradizionale sigaretta.

Lunedì in serata il Dipartimento degli affari esteri ha affermato che i padiglioni nazionali hanno libertà di sponsorizzazione. “Rispettiamo tutte le norme”, si legge in una presa di posizione. La Philip Morris si allinea a questa posizione e afferma di combattere per un futuro senza sigarette, grazie a prodotti alternativi. 



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