Cambio al vertice per Novartis
Il 58enne Joseph Jimenez, CEO di Novartis dal 2010, lascerà la sua funzione. Il gigante basilese della farmaceutica sarà guidato a partire dal prossimo febbraio da Vasant Narasimhan (41 anni), che attualmente dirige la sezione dello sviluppo dei medicamenti.
Joseph Jimenez lascerà la carica di CEO di Novartis. Dal primo febbraio 2018, l’americano sarà sostituito dal responsabile dello sviluppo dei farmaci Vasant Narasimhan, indica lunedì il colosso farmaceutico in una nota.
Fino alla sua partenza da Novartis fissata per il 31 agosto dell’anno prossimo, Jimenez rimarrà a disposizione del consiglio d’amministrazione e del nuovo CEO. Dopo 10 anni trascorsi in Svizzera, lo statunitense tornerà in seguito in partria, nella Silicon Valley.
Jimenez, entrato a far parte della società nel 2007, ha sostituito Daniel Vasella alla testa di Novartis nel 2010. Durante il suo mandato, il manager ha condotto una importante ristrutturazione del gruppo, che è stato orientato su tre settori strategici.
Narasimhan lavora per Novartis dal 2005 ed è già membro del comitato direttivo. Cittadino americano, il 41enne è sposato con due figli e vive da cinque anni a Basilea.
Il cambio al vertice non muterà per il momento la strategia del gigante renano. La transizione dovrebbe effettuarsi in modo graduale. “Un CEO non dovrebbe restare in carica più di otto anni”, ha spiegato Jimenez in una conferenza telefonica odierna che ha seguito l’annuncio. Era il momento giusto per cedere il testimone, ha aggiunto il 57enne.
“Grazie alla sua formazione di medico” – come era il caso per Vasella – “il prossimo CEO comprende i bisogni dei pazienti e la sua esperienza nel campo dello sviluppo dei medicamenti gli permette di avere un’idea a proposito della commercializzazione dei prodotti”, ha dichiarato il presidente del consiglio d’amministrazione Jörg Reinhardt.
Narasimhan ha annunciato di voler incentrare il programma di Novartis sull’innovazione. Continuerà a dirigere il suo segmento nei prossimi cinque mesi e lavorerà a stretto contatto con il suo predecessore fino alla fine di gennaio, quando gli subentrerà. Definendosi ottimista per il futuro del gruppo, ha inoltre promesso di privilegiare la posizione di Novartis in Svizzera e più precisamente a Basilea.
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