Elezioni federali 2023: immigrazione e potere d’acquisto sono stati i temi più popolari
In occasione delle ultime elezioni svizzere, le preoccupazioni dell'elettorato riguardavano soprattutto l'asilo, l'immigrazione e il potere d'acquisto. Ad approfittarne sono stati soprattutto l'Unione democratica di centro e il Partito socialista.
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Keystone-ATS
La destra ha saputo motivare la propria base e spingerla al voto meglio rispetto al 2019, secondo lo studio elettorale SelectsCollegamento esterno, pubblicato giovedì e realizzato da FORS, centro di competenza in scienze sociali, con il sostegno del Fondo nazionale svizzero.
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La partecipazione elettorale di persone che si situano a destra nello scacchiere politico si è in effetti attestata al 55%, contro il 49% di quattro anni prima.
Quasi il 90% di coloro che avevano votato Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) nel 2019 lo hanno rifatto l’anno scorso. Il partito ha però anche sedotto una parte dell’elettorato del Partito liberale radicale (PLR, destra) e del Centro. Il tutto approfittando del fatto che i suoi temi centrali, come immigrazione e asilo, si sono imposti nel corso della campagna, a scapito di ambiente ed energia.
I partiti ecologisti hanno fatto fatica a mantenere i propri elettori. I Verdi hanno conservato solo il 54% di coloro che li hanno votati nel 2019, dato che sale al 61% per i Verdi liberali. Un quarto abbondante degli ex Verdi hanno optato per il Partito socialista (PS).
Fra i Verdi liberali, i voti sono andati sia a sinistra (PS o Verdi) che a destra (Centro o PLR), con una perdita particolarmente marcata fra i più giovani.
Sempre i giovani si sono invece rivolti in gran parte verso il PS, che nella categoria 18-24 anni diventa il primo partito in Svizzera appaiato all’UDC.
Sempre il PS è riuscito a diventare una valida alternativa ai Verdi nelle tematiche legate all’ambiente. Ha poi saputo mobilitare la propria base affrontando temi come il calo del potere d’acquisto e l’aumento dei premi malattia.
Calo del PLR
Il PLR non è riuscito a fermare il proprio calo, perdendo una parte considerevole dell’elettorato a favore dell’UDC. Si è poi trovato anche in concorrenza con la nuova realtà del Centro. I liberali radicali perdono quota di elettori potenziali dal 2015, sottolinea lo studio.
Il Centro è invece diventato eleggibile per una più larga fetta di popolazione, rispetto all’ex Partito popolare democratico. I vecchi elettori di PPD e PBD hanno formato lo zoccolo duro (82%) ma sono stati attirati anche numerosi voti da destra e sinistra.
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