Una volta in Svizzera i treni arrivavano in orario
In Europa le ferrovie Federali svizzere (Ffs) sono conosciute per la loro proverbiale puntualità. O almeno questo continua a ritenere parte dell'opinione pubblica. Ma in realtà la situazione cui sono confrontati quotidianamente gli utenti elvetici, soprattutto in certe regioni, non coincide del tutto con l'immaginario collettivo.
Nell’ultimo triennio il numero di treni che giungono a destinazione dopo l’orario previsto è aumentato e l’anno scorso questa tendenza si è accentuata, come ammettono le stesse FFS.
Nulla di drammatico, intendiamoci. Anche nel 2019 oltre il 90% dei viaggiatori non ha subito ritardi, ma in alcune tratte come la Ginevra-Losanna, la Lucerna-Basilea e la Zurigo-Arth Goldau e nei collegamenti intercity questa percentuale è inferiore, anche di molto. E preoccupa il dato di novembre, mese in cui solo l’83,5 dei convogli ha viaggiato in orario.
Le Ferrovie federali spiegano il fenomeno con fattori stagionali e locali (manifestazioni, cantieri), con la carenza ormai endemica di macchinisti e con i ritardi nella consegna dei nuovi treni da parte dei costruttori.
Va aggiunto che questa evoluzione è anche figlia del successo delle Ferrovie federali. Sono infatti sensibilmente aumentati i viaggiatori che utilizzano questo mezzo di trasporto più ecologico e la capacità dell’infrastruttura ferroviaria è ormai giunta ai suoi limiti.
Ma la compagnia di trasporto elvetica prende sul serio il problema e promette rimedi: già dai prossimi mesi si cercherà di integrare gli organici, saranno aumentati i convogli in circolazione e pianificati meglio i cantieri. Uno sforzo particolare verrà fatto poi a livello di informazione: i pendolari saranno avvisati sull’app degli smartphone in merito a variazioni che riguardano il loro itinerario.
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