FINMA: “Il rafforzamento del capitale di UBS potrebbe avvenire per gradi”
Il direttore della FINMA Stefan Walter.
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L'inasprimento dei requisiti patrimoniali per UBS potrebbe essere introdotto per gradi, sull'arco di diversi anni: lo afferma il direttore della FINMA Stefan Walter.
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Secondo il direttore della FINMA Stefan Walter, è meglio implementare le soluzioni giuste con il necessario periodo di transizione piuttosto che rimanere con le soluzioni sbagliate riguardo all’inasprimento dei requisiti patrimoniali per UBS.
La banca guidata da Sergio Ermotti non deve però aspettarsi alcuna concessione per quanto riguarda il fulcro dell’irrigidimento previsto, ossia il pieno sostegno patrimoniale della sue controllate estere, ha puntualizzato il 60enne in un’intervista odierna con l’agenzia Bloomberg. Come si ricorderà il CEO di UBS e altri dirigenti si sono ripetutamente espressi contro questa richiesta negli ultimi mesi.
Per quanto riguarda il trattamento delle filiali, la proposta si colloca “all’estremità più severa dello spettro”, ha ammesso il numero dell’Autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari. A suo avviso va però tenuto presente che in nessun altro paese una grande banca di importanza sistemica ha un peso così forte nell’economia. “È una cosa senza precedenti”.
La decisione sui requisiti patrimoniali dovrà essere presa dal parlamento e Walter – che un anno fa è passato dalla Banca centrale europea (BCE) alla FINMA – dice di rispettare il processo democratico. “Ma stiamo comunicando la nostra opinione sull’argomento in modo molto chiaro”.
Il trattamento riservato a UBS “non è più intenso” di quello riservato ad altre grandi banche, ha proseguito l’esperto. “Rispetto agli standard globali UBS è ancora lontana dall’essere sovra-regolamentata”. Il fatto che la Svizzera, a differenza di altri importanti centri bancari, abbia attuato pienamente la normativa “Basilea III finale” è da ritenere complessivamente positivo: “penso che l’ulteriore capacità di resistenza sarà molto favorevole per un paese con un’economia aperta confrontato con un mondo turbolento”.
Lo specialista con trascorsi professionali anche presso la Federal Reserve di New York ha ribadito inoltre le sue richieste relative alla FINMA: chiara indipendenza, risorse sufficienti e capacità di intervenire tempestivamente. Il dirigente di cittadinanza tedesca ha peraltro sottolineato che non è un segreto che sia molto schietto su diversi argomenti, ma ha sostenuto di riscontrare un grande supporto sia all’interno che all’esterno della FINMA.
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