Contro la terza riforma dell’Imposizione delle imprese sono state consegnate giovedì mattina alla Cancelleria federale a Berna 56’000 firme convalidate dai Comuni (su 75’000 raccolte). Il popolo potrebbe essere chiamato alle urne già il prossimo mese di febbraio. A lanciare il referendum era stata la sinistra -Partito socialista e Verdi- sostenuta dai sindacati e da altre organizzazioni.
La riforma, nata per via delle pressioni internazionali, è stata accolta dal Parlamento lo scorso mese di giugno e prevede l’abolizione dei privilegi fiscali per le società estere, che oggi rispetto a quelle svizzere possono approfittare di imposte sull’utile nettamente inferiori.
Per evitare la delocalizzazione delle imprese estere sono però state previste delle misure di compensazione, che i referendisti ritengono troppo generose. Un altro punto della riforma molto contestato sono le perdite fiscali miliardarie previste per i comuni, i cantoni e la Confederazione.
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