Usò risorse pubbliche per la sua campagna elettorale, ex consigliera di Stato ginevrina nell’occhio del ciclone
A Ginevra l'ex consigliera di Stato ecologista Fabienne Fischer ha utilizzato risorse pubbliche per la sua campagna elettorale del 2023: è la conclusione cui è giunta la Commissione di controllo e di gestione del Gran Consiglio resa pubblica oggi.
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Keystone-ATS
“Invece di servire la popolazione, l’ex consigliera di Stato ha servito se stessa”, ha dichiarato ai media la deputata socialista Jennifer Conti, presidente della sottocommissione “Risorse pubbliche e campagne elettorali”. Il rapporto ha rilevato che due addetti alla comunicazione del Dipartimento dell’economia e dell’impiego (di cui era a capo Fabienne Fischer, ndr) e un altro membro del personale hanno lavorato per la campagna personale di Fischer.
Non è stata seguita la procedura per l’assunzione dei due portavoce, di cui una “è un’amica di lunga data della magistrata”, un “chiaro caso di nepotismo”. Fischer non ha nemmeno rispettato l’ambiente di controllo dello Stato quando, 17 giorni prima delle elezioni, ha conferito un mandato a un’associazione gestita dall’ufficio di progettazione del responsabile della sua campagna elettorale, che è anche il suo compagno.
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