Gli episodi di siccità sono sempre più lunghi e intensi
Lo rivela uno studio del WSL, secondo il quale questo fenomeno rappresenta una minaccia crescente per la vita sul pianeta.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
Keystone-ATS
Negli ultimi 40 anni gli episodi di siccità pluriennali sono diventati più intensi, frequenti nel tempo ed estesi geograficamente, indica uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Science da ricercatori elvetici, che mettono in guardia: il fenomeno rappresenta una minaccia crescente per la natura e per l’uomo.
A livello planetario tra il 1980 e il 2018, la superficie colpita da eventi siccitosi durati almeno 24 mesi è aumentata in media di circa 50’000 chilometri quadrati (km2) ogni anno, rivela la pubblicazione di specialisti dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL). A titolo di paragone, il territorio della Svizzera copre 41’285 km2.
Inoltre, le siccità estreme sono diventate più frequenti durante il periodo considerato. Secondo lo studio, cinque delle dieci maggiori megasiccità, come vengono definite, si sono verificate tra il 2006 e il 2018. La più intensa è stata quella della foresta pluviale del Congo orientale tra il 2010 e il 2018, che nel 2014 ha colpito un bacino di 1,5 milioni di km2. Anche il Cile settentrionale ha sofferto di una carenza d’acqua estrema – non ancora conclusa – per quattordici anni, il sudovest degli Stati Uniti per otto e l’Australia meridionale per tre.
Enormi danni economici
“Le siccità pluriennali causano enormi danni economici, ad esempio nell’agricoltura e nella produzione di energia”, afferma Dirk Karger, responsabile dello studio, citato in un comunicato odierno del WSL.
Gli studiosi fanno notare che ci sono siccità che passano in gran parte inosservate. Questo perché i dati raccolti in alcune regioni, come la foresta pluviale tropicale e le Ande, sono scarsi.
I ricercatori del WSL e dell’Institute of Science and Technology Austria (ISTA, istituto austriaco di scienza e tecnologia) hanno registrato le siccità determinando le variazioni delle precipitazioni e dell’evaporazione dal suolo e dalle piante negli ultimi 40 anni. Hanno anche utilizzato le immagini satellitari per osservare come è cambiata la crescita della vegetazioni. È così stato possibile creare un “indice di siccità”. In totale, nei quasi 40 anni considerati, gli specialisti hanno registrato oltre 13’000 eventi pluriennali di siccità.
Variazioni regionali
I diversi ecosistemi reagiscono in modo diverso alla carenza d’acqua. Le praterie sono particolarmente sensibili al fenomeno ma sono pure molto resilienti. Le foreste boreali dal canto loro faticano invece a riprendersi.
La situazione è completamente diversa ai tropici. La copertura fogliare delle foreste non rivela la siccità per molto tempo, poiché spesso gli alberi possono attingere a grandi riserve d’acqua per un periodo piuttosto lungo, spiega l’ISTA in un comunicato. I ricercatori si chiedono tuttavia per quanto tempo questi ecosistemi saranno in grado di resistere.
Per la glaciologa dell’ISTA Francesca Pellicciotti, che ha partecipato allo studio, alla luce dei nuovi dati non è più valida l’idea diffusa secondo cui la siccità sia un evento annuale o stagionale. Questa visione è “in netto contrasto con le megasiccità più lunghe e più gravi”, si legge nella nota dell’istituto austriaco. “Le cosiddette megasiccità potrebbero diventare la nuova normalità”, ha detto all’agenzia di stampa italiana Ansa.
La pubblicazione su Science sottolinea la necessità di adeguare le strategie di adattamento e mitigazione elaborate dai decisori politici per renderle efficaci a lungo termine.
Abolire il contante? L’88% della popolazione svizzera non ci sta
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'88% degli svizzeri è contrario ad abolire il contante, un dato ulteriormente in crescita rispetto al 72% rilevato in precedenza.
Ci vogliono più mezzi per polizia e inquirenti, della Valle
Questo contenuto è stato pubblicato al
A poche settimane dalla sua partenza, prevista per il 31 gennaio, la direttrice dell'Ufficio federale di polizia (fedpol), Nicoletta della Valle, ne ha approfittato oggi per ribadire la necessità di mettere più mezzi a disposizione di polizia e inquirenti.
Al WEF un ricco menù di impegni per il Consiglio federale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come ogni anno, il Forum economico mondiale (WEF) di Davos darà l'occasione al Consiglio federale per allacciare contatti e tenere incontri bilaterali (40 in agenda). Quest'anno ben sei "ministri" si recheranno la settimana prossima nella località alpina.
Primo viaggio all’estero da presidente per Karin Keller-Sutter
Questo contenuto è stato pubblicato al
Karin Keller-Sutter ha effettuato oggi la sua prima visita ufficiale all'estero in qualità di presidente della Confederazione. Come vuole la tradizione, questo primo viaggio si è svolto in Austria.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Continua il momento difficile per i cinema svizzeri: i 10,2 milioni di biglietti venduti nel 2024 sono del 2% inferiori a quelli dell'anno precedente. Impetuoso il confronto con il periodo pre-pandemico: in questo caso il calo è di ben il 18%.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il ticinese Roberto Cirillo, che dirige la posta dal 2019, ha deciso di lasciare la carica perché, ha dichiarato, è giunto il momento di affidare l'ex regia federale a "una nuova generazione".
Addio a Credit Suisse sulla Paradeplatz, ora campeggia l’insegna di UBS
Questo contenuto è stato pubblicato al
Importante passo simbolico nell'assimilazione di Credit Suisse (CS) da parte di UBS: da oggi l'insegna UBS campeggia sulla ex sede di CS al numero 8 della Paradeplatz, nel cuore economico di Zurigo.
Il fatturato di Migros nel 2024 è stato di oltre 32 miliardi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fatturato in aumento per Migros nel 2024, anno caratterizzato da ristrutturazioni e cessioni aziendali: il gruppo ha visto i ricavi salire dell'1,6% a 32,5 miliardi di franchi. Il comparto online ha registrato una forte espansione, ha indicato oggi la cooperativa.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dal 2025 non verranno più formati maestri liutai e i maestri scultori su pietra, ma si potrà invece scegliere di diventare addetto di gastronomia standardizzata o specialista in ortopedia tecnica calzaturiera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Crisi energetica internazionale e meteorologia sfavorevole acuiscono le problematiche di confine legate alle sempre più ricorrenti siccità. I margini di manovra di Berna sono però circoscritti.
Siccità, una condizione con cui dovremo imparare a convivere?
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il livello di laghi e fiumi, in Svizzera come in Italia, è sempre più critico. Ma il margine per evitare maggiormente lo spreco di acqua è ampio.
Siccità e dighe stracolme: il paradosso della crisi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alcune dighe sono a secco per la siccità. Altre rischiano di tracimare a causa dello scioglimento dei ghiacciai.
Malgrado la siccità, l’olio d’oliva italiano resiste sugli scaffali svizzeri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nonostante le sfide climatiche e la concorrenza spagnola, l'olio italiano continua a essere il preferito dai consumatori e dalle consumatrici svizzere.
Un esperimento unico per studiare l’impatto della siccità su una foresta svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quali sono le specie di alberi adatte al clima del futuro? Un esperimento unico al mondo cerca risposte in una foresta in Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo uno studio internazionale al quale ha partecipato anche la Svizzera, la siccità può portare a una riduzione del 60% della crescita delle piante.
Risaie italiane in difficoltà a causa della siccità
Questo contenuto è stato pubblicato al
A due mesi dall'inizio dell'estate l'agricoltura si trova già a dover affrontare i problemi legati alla siccità: il riso prodotto in Italia settentrionale è a rischio.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.