Gli orologi svizzeri vanno “a ruba”
L'anno scorso è stata registrata un'impennata dei furti di orologi nel mondo. I Rolex sono quelli più ambiti da chi scippa.
Nel 2022 sono stati denunciati furti o sparizioni di orologi di lusso per un importo complessivo di 1,3 miliardi di dollari, stando a quanto ha riportato lunedì l’agenzia stampa Bloomberg
Circa 80’000 orologi sono stati registrati come rubati o scomparsi presso The Watch Register, una società che aiuta i proprietari e le proprietarie, le case d’asta e chi commercia a identificare gli orologi rubati.
L’anno scorso sono stati aggiunti all’elenco circa 6’815 orologi, con un aumento del 60% rispetto al 2021, ha indicato lunedì la società.
Rolex è il marchio più bersagliato: il 44% dei segnatempo rubati o scomparsi che figurano nella banca dati di The Watch Register sono stati prodotti dalla ditta con sede a Ginevra. Seguono altri due marchi elvetici, Omega e Breitling.
“Il notevole valore e prestigio di questi orologi di fascia alta continua ad attirare l’attenzione di reti criminali sofisticate e internazionali, rendendoli un obiettivo primario per i furti”, ha dichiarato Katya Hills, direttore generale di The Watch Register.
Alcuni marchi hanno adottato misure radicali per affrontare il problema. Audemars Piguet, il produttore del Royal Oak, ha indicato in aprile che si sarebbe offerto di sostituire gli orologi rubati alla clientela nell’ambito di un nuovo programma di assistenza della durata di due anni.
Operazione speciale a Londra
Il problema del furto di orologi è acuto soprattutto in alcune città. A Parigi, la task force della polizia incaricata di contrastare questo fenomeno è stata potenziata e conta ormai una trentina di agenti.
A Londra, il Metropolitan Police Service ha lanciato un’operazione – denominata Venezia – dopo che il numero di rapine è aumentato del 60% tra maggio e giugno. Stando alla Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS, è stata formata una squadra di una quarantina di agenti che pattugliano le strade della capitale per cercare di intercettare i rapinatori e le rapinatrici.
Il reportage della RTS (in francese)
L’aumento dei furti si spiega in particolare con l’esplosione dei prezzi sul mercato d’occasione. Tra il 2020 e il 2022 il prezzo medio di un Rolex di seconda mano è raddoppiato.
Marchi e clienti hanno una parte di responsabilità
I proprietari e le proprietarie di questi segnatempo hanno anche una parte di responsabilità, per l’uso sfrenato che fanno delle reti sociali, stando a Richard King, poliziotto londinese membro dell’operazione “Venezia”, interpellato dalla RTS. “Pubblicano una foto dell’orologio che hanno al polso, a volte di un valore di 180’000 franchi, e dicono in quale ristorante di Londra si trovano. Non bisogna essere dei geni per indovinare dove si trovano queste persone e quando usciranno”, osserva King.
A causa dell’elevato valore di questi orologi, spesso le rapine sono violente. I ladri fanno uso di coltelli e a volte di armi da fuoco.
Non sono risparmiati neppure i rivenditori. Sempre a Londra, la RTS ha incontrato Spencer Dryer, che ha trasformato il suo negozio in una piccola fortezza. Secondo Dryer, le marche di orologi svizzeri stanno aggravando il problema: mentre prima i rivenditori avevano libero accesso a un registro degli orologi rubati, ora non lo hanno più. A suo avviso, questa decisione è stata presa per limitare il mercato dell’usato e ora permette ai ladri di vendere liberamente gli orologi rubati.
Contattati, i marchi di orologi svizzeri hanno rifiutato di essere intervistati dalla RTS. Rolex, tuttavia, ha dichiarato in un’e-mail che l’azienda era “consapevole dei problemi di furto” e stava “monitorando attentamente la situazione”.
C’è chi fa capo a detective privati
Alcune vittime si rivolgono a professionisti come Chris Marinello, un detective privato che un tempo era specializzato esclusivamente in furti d’arte. Oggi dedica gran parte del suo tempo a rintracciare gli orologi rubati.
“È una crisi globale. Questi furti avvengono ogni giorno in luoghi come Miami, Cannes, Monaco, Londra, New York: ovunque la gente vada in vacanza, ovunque spenda soldi”, spiega.
Trattandosi di oggetti piccoli e leggeri, è facile per chi ruba portarli in un altro Paese, dove gli intermediari li vendono su piattaforme online, spiega il detective. Così questi orologi finiscono nei quattro angoli del pianeta.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.