Gli svizzeri faranno le loro vacanze in patria
Molti svizzeri trascorreranno le vacanze estive in patria ma c'è un divario significativo tra le regioni turistiche di montagna e quelle urbane.
“La domanda dei residenti svizzeri per le vacanze nel loro paese è ancora una volta molto alta”, ha indicato in una conferenza stampa a Zurigo Martin Nydegger, direttore di Svizzera Turismo.
L’assenza di viaggiatori da paesi lontani, così come di clienti d’affari, continua a influenzare il settore. Svizzera Turismo non si aspetta una ripresa prima “di uno o due anni”.
Nonostante la probabile semplificazione delle regole d’entrata per i turisti stranieri, l’organizzazione prevede una diminuzione del 5% dei pernottamenti (1,2 milioni in cifre assolute) in albergo rispetto allo scorso anno. In moneta sonante la contrazione è pari a 250 milioni di franchi.
Nydegger ha comunque affermato di aspettarsi un ritorno “progressivo” dei turisti europei.
Abbonamento generale estivo
Peserà però il fatto che gli svizzeri potranno trascorrere nuovamente le loro vacanze all’estero, con un calo previsto del 3% degli ospiti confederati.
Per sostenere il turismo locale, Nydegger ha presentato una nuova offerta estiva sotto forma di un abbonamento generale, che permette ai visitatori di scoprire la Confederazione per un mese sui trasporti pubblici per undici franchi al giorno.
Lenta ripresa
Dalla primavera, si assiste a una ripresa: +47,1% in marzo e +801,8% in aprile. Gli enormi progressi si spiegano con il crollo dei pernottamenti dodici mesi prima a causa delle misure di semiconfinamento. Rispetto al 2019, la domanda rimane timida, con un calo del 44% per marzo e di oltre un quarto per aprile.
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