Così si risana una diga dopo sessant’anni
A San Bernardino, nei Grigioni, il livello dell'acqua del Lago d'Isola è stato abbassato di una trentina di metri per consentire un intervento di risanamento della diga di sbarramento. Iniziato lunedì, è uno dei più importanti lavori mai effettuati sul manufatto costruito a fine anni Cinquanta e consiste nella rimozione di uno strato di 30 millimetri sulla parete interna, per allentare la tensione del calcestruzzo. Questo servizio della RSI ci mostra come.
Dal Lago, situato normalmente a 1600 metri sopra il livello del mare, sono affiorate rocce che è molto raro vedere. Il bacino, tuttavia, non è stato completamente svuotato: la produzione idroelettrica deve proseguire anche durante la ristrutturazione, ampiamente programmata.
La necessità di un intervento era emersa dalle ultime misurazioni effettuate dall’Azienda elettrica comunale di Mesocco, controllata di Axpo Holding. Dalla sua costruzione (1957-1963), il muro si è deformato sotto la pressione interna di circa 60 millimetri “in modo continuo e irreversibile verso il lato dell’acqua”.
I lavori, che dureranno dalle due alle tre settimane, si sono resi necessari a causa del rigonfiamento del calcestruzzo, un fenomeno non anomalo, noto in tutto il mondo e causato da reazioni chimiche. La procedura si basa su una tecnica collaudata. Le operazioni costeranno due milioni e mezzo di franchi (oltre due milioni di euro).
La Radiotelevisione svizzera ha potuto riprendere -in parte sfruttando la piccola telecamera di servizio della macchina che effettua il taglio, per ragioni di sicurezza- questo intervento di precisione.
È importante che il cantiere sia completamente rimosso entro primavera, quando il Lago d’Isola dovrà ricevere le acque di scioglimento della neve.
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