5500 nuovi posti di lavoro. E’ quanto riusciranno a creare l’industria metalmeccanica, elettronica e metallurgica nei prossimi 10 anni. A patto però che la Svizzera riesca a mantenere in vita gli accordi bilaterali con l’Unione europea, accordi che SwissmemCollegamento esterno, l’associazione mantello delle tre industrie in questione, ritiene imprenscindibili.
Secondo lo studio, gli accordi bilaterali sono dunque di primaria importanza non solo per il settore qui in questione, ma anche per l’intero polo produttivo svizzero. Già colpita dall’abbandono del cambio minimo tra euro e franco, l’industria metalmeccanica ed elettrica teme le conseguenze dell’approvazione dell’iniziativa sull’immigrazione di massa del febbraio del 2014.
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