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I liberali e le loro ricette per rendere più forte la Svizzea

Il presidente del Partito liberale radicale Thierry Burkart.
Il programma del partito poggia su tre pilastri: rafforzamento dell'economia, maggiore sicurezza, anche nell'approvvigionamento, e garanzia di un sistema pensionistico sostenibile. © Keystone / Gian Ehrenzeller

Con lo slogan "Rendiamo forte la Svizzera!" i delegati del Partito liberale radicale, in assemblea a Kreuzlingen nel canton Turgovia, hanno lanciato la campagna in vista delle elezioni federali del 22 ottobre. L'obiettivo è più concretezza e meno velleità. Approvata la legge sul clima, in votazione popolare il 18 giugno.

Il programma adottato in mattinata di sabato ruota attorno a tre assi principali: rafforzamento dell’economia, maggiore sicurezza, anche nell’approvvigionamento, e garanzia di un sistema pensionistico sostenibile. I temi portanti sono quelli classici del partito, ossia libertà e responsabilità, il privato prima dello Stato, la creazione di ricchezza prima della ridistribuzione.

Libertà e responsabilità sono due valori posti in risalto anche dal presidente del partito, Thierry Burkart, nel suo discorso. Nel suo intervento, Thierry Burkart ha anche fatto riferimento all’operazione “necessaria” di salvataggio del Credit Suisse. La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha descritto la situazione ed evocato la pressione. Ora c’è bisogno di chiarimenti e di una migliore regolamentazione, è stato sostenuto. Burkart si è espresso dal canto suo a favore dell’indipendenza di Credit Suisse Svizzera.

Altro tema all’ordine del giorno è stato quello della neutralità. Non è un concetto fine a se stesso, ha rilevato Burkart, chiedendosi perché si debba impedire ad altri di riesportare armi. Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico sono necessarie tutte le tecnologie, compresa quella nucleare, ha poi puntualizzato.

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Sì alla legge sul clima

Seguendo la direzione del partito, i delegati hanno deciso – con 234 voti a 51 – di raccomandare al popolo il prossimo 18 giugno di approvare la nuova legge riguardante gli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica.

La direzione del partito ha ammesso che il testo non è perfetto dal punto di vista liberale a causa delle sovvenzioni che comporta. A suo avviso traspare però la possibilità di raggiungere gli obiettivi climatici attraverso un’attuazione flessibile, la sicurezza nella pianificazione e un margine di manovra per le aziende.

Per raggiungere la neutralità climatica in Svizzera entro il 2050, la nuova legge sul clima prevede la sostituzione dei sistemi di riscaldamento a olio, gas ed elettricità per un ammontare di 2 miliardi di franchi. Mira inoltre a sostenere le aziende artigianali e industriali che utilizzano tecnologie innovative per una produzione rispettosa del clima con 1,2 miliardi di franchi.
 

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