I trasporti pubblici svizzeri mirano alla neutralità climatica entro il 2040
Aumentare del 30% l'efficienza energetica entro il 2050 e raggiungere la neutralità climatica nel 2040: sono i due obiettivi che si è fissata l'Unione dei trasporti pubblici (UTP).
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
“Il trasporto pubblico è parte della soluzione per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici della Svizzera. Genera poche emissioni ed è molto efficiente dal punto di vista energetico”, ha dichiarato lunedì Renato Fasciati, presidente dell’Unione dei trasporti pubblici (UTP), presentando gli obiettivi dell’organizzazione ombrello del ramo.
Il settore è determinato a fare di più rispetto a quanto stipula la Legge sul clima, in votazione federale il 18 giugno prossimo, poiché quest’ultima prevede l’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050.
I trasporti pubblici puntano anche a migliorare l’efficienza energetica in tutti i settori: non solo a livello dei mezzi di trasporto, ma anche nelle infrastrutture e negli immobili.
Entro il 2050, vi dovrà essere un miglioramento del 30% rispetto all’anno scorso, con un obiettivo intermedio del 15% nel 2035.
Gli attori coinvolti nell’ambito del trasporto pubblico dovrebbero anche sostenere la produzione di energia rinnovabile, affinché, dopo il 2040, siano impiegati solamente propulsori ecologici, sia su rotaia sia su strada.
A partire dallo stesso anno, l’intero settore del trasporto pubblico vuole coprire il proprio fabbisogno energetico con fonti di energia rinnovabili.
Attualmente il trasporto pubblico rappresenta il 24% del trasporto passeggeri e il 37% del trasporto merci, ma è responsabile solo del 5,5% del consumo energetico nel settore dei trasporti, si legge nel rapporto Vision 2050Collegamento esterno.
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