Accoltellamento in un grande magazzino di Lugano
Due donne sono rimaste ferite martedì in un accoltellamento in un grande magazzino nel centro di Lugano. L'assalitrice, una 28enne cittadina svizzera residente nel distretto, è stata arrestata. Ignote le cause dell'aggressione. Gli inquirenti non escludono la matrice terroristica.
Stando a una prima ricostruzione fornita da Polizia cantonale e Polizia della Città di Lugano, i fatti sono avvenuti poco prima delle 14. L’assalitrice ha dapprima afferrato per il collo con le mani una delle due donne, poi ha ferito la seconda sempre al collo con un’arma da taglio.
L’autrice, fermata da una coppia di clienti, è stata infine arrestata nell’ambito del dispositivo di polizia celermente disposto.
In base a una prima valutazione medica, una vittima ha riportato ferite serie ma non tali da metterne in pericolo la vita, l’altra ferite lievi.
Dacché non esclude motivazioni terroristiche, la Polizia cantonale lavora in stretta collaborazione con l’Ufficio federale di polizia (fedpol) e altre autorità competenti.
Nel servizio RSI, la testimonianza di una donna che ha assistito all’aggressione.
“Stiamo iniziando le verifiche e con la polizia cantonale ticinese stiamo cercando di capire i contorni della vicenda ed eventualmente confermare il movente”, ha detto ai microfoni del Radiogiornale RSI Cathy Maret della fedpol.
In particolare, si ricercano le informazioni a disposizione sull’autrice dell’aggressione. L’accertamento porterà a stabilire se l’inchiesta debba passare al Ministero pubblico della Confederazione (procura federale).
tvsvizzera.it/ri con RSI (RG e TG del 24.11.2020)
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